Inceneritore: chi gli ha staccato la spina?

Impianto di nuovo spento, perché rimasto senza corrente (?). "Quasi tutte le emissioni di sostanze inquinanti sono rimaste sotto i valori di soglia anche durante la fase di spegnimento", ha riferito la provincia con l'intenzione di rassicurare. Ma ottenendo - forse - l'effetto contrario.

"Solo nel contenuto di monossido di carbonio e di carbonio organico totale sono stati misurati tra le 12 e le 14 singoli sforamenti, senza pero' provocare la violazione delle prescrizioni di legge previste nei casi di problemi nel funzionamento".

Tra i 12 ed i 14 sforamenti? 
Il comunicato pubblicato ieri dalla provincia di Bolzano in occasione del nuovo inconveniente verificatosi al termovalorizzatore di Bolzano Sud sembra quasi uno scherzo. Uno scherzo col fuoco, anzi, meglio, uno scherzo coi fumi
"L'inceneritore è stato spento a causa di un problema legato alla fornitura di corrente" recita il comunicato.
Ma quale fornitura? Quella per farlo funzionare o quella che scaturisce appunto dal processo di termovalorizzazione? 
Mistero. 
Ma ecco la notizia positiva: "il sistema di filtri e' rimasto in esercizio e perfettamente funzionante anche durante tale fase di spegnimento, per quasi tutte le sostanze inquinanti si sono potute registrare emissioni al di sotto dei valori limite".
Ancora un quasi. E un pensiero immediato che lascia senza respiro: e se il sistema di filtri si fosse spento pure lui?

Consoliamoci: la provincia ha anche reso noto che - meno male, era ora! - "tanto la comunicazione fra il gestore e l'autorita' quanto il programma di emergenza nell'impianto di incenerimento sono stati attivati in maniera ottimale"