Politica | Provinciali 2013

La lettera consegnata a Marie Måwe

Il testo completo della lettera recapitata dagli esponenti di Forza Italia Alto Adige alla candidata Svp.

Gentilissima dott.ssa Mawe

la presente per congratularci con Lei per il suo primo giorno da cittadina italiana. L'augurio di aver ben compreso che cosa significhi essere cittadini italiani o, quanto meno, di poterlo capire nei prossimi anni. Certo non possiamo nascondere, essendo sostenitori dello ius sanguis (principio di diritto secondo cui la cittadinanza si ottiene per via ereditaria, se non per eccezioni di eccellenze particolari), il rammarico per vederla ottenuta, la cittadinanza, in occasione di una elezione politica, molto importante come quella che La attende, ma di poco conto se confrontata con secoli di tradizioni e storia comune.

Ben inteso, Le auguriamo il miglior successo possibile, affinché riesca a distruggere queste barriere etniche che attanagliano la comunità provinciale e che sono sancite nello Statuto del partito con cui si candida.

Abbiamo voluto regalarLe una bandiera italiana, perché non dimentichi mai il modo generoso con cui questa comunità l'ha abbracciata. E se dovesse essere eletta, come noi Le auguriamo, la generosità sarà stata davvero eccezionale. L'evidenziatore, invece le servirà per sottolineare alcuni punti della Costituzione italiana che Le è stata regalata. Suggeriamo di fare attenzione all'art. 3, in cui si sancisce l'uguaglianza tra cittadini. Articolo violato dallo statuto del suo nuovo partito, Svp, secondo cui è impossibile candidare gli italiani.

Avendo sentito dalle Sue parole in interviste con la stampa, la volontà di aprire questa terra all'Europa, chiediamo una presa di posizione su alcune tematiche che, se vorrà, potrà affrontare con coraggio nella sede del Suo nuovo partito.
Non è forse ora di ragionare sulla eliminazione della proporzionale, considerando la comunità altoatesina come una unica, grande comunità? Non è forse ora di finirla, con la spesa di denaro pubblico, di creare barriere etniche con la toponomastica? Non è forse ora di rinunciare, in nome della autonomia, a quei contributi che portano il gettito provinciale al 107% del denaro versato? Non è forse ora di considerare il gruppo italiano fondamentale per la vita di questa terra, senza il quale non esisterebbe nemmeno l'autonomia? Non è forse ora di più trasparenza della Pubblica amministrazione che contribuisce a creare una forte distinzione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B? Non è forse ora che chi vince le elezioni governi con il partito che raccoglie più consenso elettorale?

Certo che darà presto risposte a questi quesiti impressi in cittadini italiani di madrelingua italiana e tedesca, La saluto cordialmente.


Marco Galateo


Popolo della libertà