Politica | Primarie segreteria provinciale

PD: niente vittoria per Di Fede, il segretario sarà deciso dall'assemblea

La sindaca di Laives ottiene il 51,4% dei consensi ma non la maggioranza dei delegati. Buon 41,1% per Randi mentre Gnecchi si ferma al 7,5%. Crollo dei votanti (-44,5%) rispetto alle primarie nazionali dell'8 dicembre.

La battaglia non è finita, tutt'altro. 
A Liliana di Fede non è bastato ottenere il 51,4% dei voti espressi per conquistare la segreteria provinciale del PD.
Il complesso meccanismo della ripartizione dei 35 delegati all'interno dell'assemblea territoriale non le ha infatti consentito di ottenere subito la maggioranza assoluta, e cioè il 50% dei delegati +1. 

Mauro Randi, principale sfidante della Di Fede, ha ottenuto il 41,11% dei voti, un risultato probabilmente al di sopra rispetto alle aspettative della vigilia che aveva visto coalizzarsi attorno alla candidatura della Di Fede un cospicuo numero di correnti interne al partito. 
Il risultato della terza candidata, la deputata Luisa Gnecchi, è risultato nettamente inferiore e pari al 7,5% dei votanti, ma a ben vedere è stata proprio la terza candidata a sottrarre con ogni probabilità a Di Fede i voti necessari per poter essere eletta

Le primarie per la segreteria provinciale hanno fatto registrare anche l'atteso crollo dell'affluenza, rispetto alle primarie nazionale dell'8 dicembre che incoronarono Renzi. Rispetto a quell'appuntamento in cui alle urne si recarono in 6850, il crollo dei votanti è stato molto significativo e pari ad un -44,5%.

Tornando alla corsa per la segreteria i prossimi giorni saranno determinanti per il partito, che sarà concentrato nella complessa ridefinizione degli schieramenti nell'ottica della formazione di una nuova maggioranza che possa permettere alla nuova assemblea provinciale di eleggere finalmente il segretario. Ed è scontato fin da ora che ago della bilancia saranno proprio i delegati facenti riferimento a Luisa Gnecchi. Questo sempre che in pochi giorni Di Fede e Randi, ed i loro rispettivi 'ambasciatori', non riescano a trovare un accordo che consenta al partito di superare (in maniera a questo punto piuttosto soprendente e inattesa) i veleni che hanno caratterizzato soprattutto gli ultimi giorni di campagna elettorale. 

Entro un paio di giorni la Commissione provinciale per il congresso si riunirà per esaminare i verbali dei 16 seggi, convalidare il risultato, e soprattutto ufficializzare la ripartizione dei componenti dell'assemblea provinciale ai quali probabilmente la prossima settimana sarà affidato il compito cruciale di decidere la nuova dirigenza del partito.
E, forse, anche po' della perduta serenità.