Il pugnale di Gallo
La situazione è più intricata del previsto e due consulenti, quelli nominati dai presidenti Ugo Rossi e Arno Kompatscher, non bastano? La risposta può rimanere implicita. Intanto, al parere dei giuristi trentini Luca Nogler e Giandomenico Falcon dovrebbe adesso affiancarsi anche quello di Franco Gallo, presidente emerito della Corte costituzionale e uno dei massimi esperti in materia fiscale. Secondo quanto riportato da diversi media, a Gallo si è rivolto direttamente il presidente del Consiglio regionale, Diego Moltrer, che ha evidentemente proposto l’eminente personalità romana ritenendola in grado di rimuovere i dubbi relativi alla tenuta giuridica della rivisitazione della legge 6 del 2012, cioè il provvedimento alla base dello “scandalo delle pensioni d’oro”. Il rischio, però, è che una nuova competenza vada a intralciare i lavori, prospettando un allungamento dei tempi.
Infatti, mentre da un lato si cercano le migliori consulenze, chi sta all’opposizione non si accontenta di saggiare “i margini giuridici d’intervento”. In una nota diramata ieri (15 aprile), Paul Köllensperger (M5S) ribadisce che “la richiesta dei cittadini è un’altra: gli anticipi milionari vanno restituiti integralmente perché non dovuti. Il regolamento esecutivo della legge 6 è infatti incostituzionale”. Possibile che sia proprio Franco Gallo a fornire il pugnale per tagliare il nodo gordiano causato da una legge fatta male, ma anche difficile da riformare?