Il selfie di Vespa e Grillo
Il selfie realizzato da Bruno Vespa con il suo telefonino e subito pubblicato su twitter la dice lunga. Se una volta era una volta Pippo Baudo a rivendicare di avere 'scoperto' i giovani artisti, ora è Bruno Vespa a potersi forgiare del trofeo più ambito nel mondo della politica/spettacolo. È stato infatti lui a battezzare il ritorno di Beppe Grillo in diretta alla Rai dopo 21 anni di assenza. Un'operazione mediatica che valeva e vale, oggi, più di un'apparizione di Berlusconi, ormai abbondamenteme inflazionato.
Durante l'ora di 'dialogo' ieri sera i due showman hanno recitato la loro parte. Grillo è stato impegnato a non eccedere nei toni, visto che si trovava nel salotto buono per provare a strappare qualche voto al pubblico di Porta a Porta, notoriamente non grillino. Vespa ha invece cercato di rispolverare un po' di giornalismo, provando mettere alle corde il comico-politico che, a dire il vero, spesso è apparso un po' imbarazzato ed impacciato, abituato come è ad esprimersi solo a monologhi. E pensare che era stato proprio Grillo a chiedere ed ottenere la diretta.
Come al solito sarano gli elettori ad esprimere la loro sentenza e chi non ha visto ieri la diretta può recuperare guardando la registrazione della puntata di Porta a Porta oppure guardando la sintesi in due minuti realizzata da La Repubblica TV.
Durante e subito dopo Porta a Porta in rete sono fioccati i commenti.
Alessandro Bertoldi si è rivelato un vero e proprio tifoso del giornalista ("Un grande Bruno a Porta a Porta!").
Il responsabile organizzativo locale del PD Carmelo Salvo, pure lui giornalista, ha usato invece toni escatologici: "Siamo allo scontro finale. Ne resterà solo uno. #prontiallaguerra.
Preoccupazione è stata sollevata anche a Paola Bacchiddu, la candidata Tsipras in costume da bagno ("Comunque, fossi il pd mi preoccuperei non poco: I veri sondaggi su Grillo che nessuno pubblica sono spaventosi").
Più articolato il pensiero espresso dal pacifista veronese Mao Valpiana, che ha puntato il dito contro l'arma spuntata dei dibattiti politici in televisione.
"Se avessi deciso di votare M5S stasera Porta a Porta mi avrebbe convinto del contrario. Se avessi deciso di votare Tsipras stasera Piazza Pulita mi avrebbe convinto del contrario. Se avessi deciso di votare Pd stasera LineaNotte mi avrebbe convinto del contrario. Non guardo più niente altrimenti finisce che non vado al seggio".
Così, mentre L'unità titolava "Grillo, toni pacati da Vespa per sedurre casalinghe" a prendere la parola ci ha pensato persino il missionario altoatesino Piergiorgio Bellucco che ha seguito il dibattito televisivo dalla sua parrocchia a San Paolo del Brasile.
"Se vuole farsi amare, mostri il suo amore alla verità e alla stessa nostra Italia senza essere così aggressivo e senza offendere tutti. Sarà più ascoltato nelle sue stesse ragioni. Approfitti di questi ultimi 5 giorni come fossero 5 stelle buone, dolci e luminose per annunciare insieme a tutti noi il rispetto, la moderazione e il buonsenso in tutte le cose. Si ricordi, per piacere, che se fracassa la colpa è tutta sua. Ma se farà successo perché si modera e rispetta finalmente tutti, la felicità sarà di tutti. Dell'Italia e dell'Europa intera".
Tre ore prima Lilli Gruber su La7 intanto aveva dato spazio alla candidata Verdi Sel nella circoscrizione del nordest Oktavia Brugger. Qui è possibile vedere la registrazione della puntata di "8 e mezzo".
Ich will ein besseres Europa nicht ein anderes....
Questa sera ho visto sul primo canale tedesco un dibattito tra i due candidati alla presidenza della commissione europea Martin Schultz e Jean-Claude Juncker. Alla Wahlarena di Amburgo sedevano tra il pubblico 174 cittadini di tutte le estrazioni sociali e alcuni giovani elettori i quali hanno posto domande ai due candidati sui temi più disparati. Si è parlato di “Freihandelsabkommen” “Datenschutzabkommen” “Gemeinschafte Europäische Verteidigung” “Humanitäre Hilfe” “Türkei” ed altro.
Che differenza tra i dibattiti elettorali in televisione sui programmi italiani incentrati su tematiche nazionali e quelli germanici di respiro più europeo !!
In risposta a Ich will ein besseres Europa nicht ein anderes.... di Alessandro Stenico
Si, e quale differenza nel
Si, e quale differenza nel tono e nel contegno! C'é speranza nel sentirsi cittadino europeo, specialmente seguendo la visione di una comunitá incentrata sul dialogo e la diplomazia. Mi é piaciuto anche sentire "errato pensare buoni quelli del nord e cattivi quelli del sud", da noi riusciamo ad essere buoni e cattivi giá in quattro gatti.