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Asili nido, il primato è di Trento

Prima infanzia, in Trentino la spesa dei Comuni più alta. Per i capoluoghi invece Bolzano è terza. Ma il problema è che in Italia calano le risorse pubbliche.
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Foto: Pixabay

Bene, ma non benissimo. Per gli asili nido (per i bambini da 0 a 36 mesi) la provincia di Bolzano brilla meno rispetto a quella di Trento, prima a livello nazionale per la spesa pro capite dei Comuni nel servizio: sono 2.209 euro l’anno, contro gli 88 della Calabria, in fondo alla classifica. Di contro, guardando ai capoluoghi Bolzano - comera già emerso - mostra una copertura dei posti offerti sul totale dei bambini fino ai due anni di età che è superiore a quella di Trento, ed è il terzo valore nazionale dopo quello lombardo e di Aosta.

Da 0 a 36 mesi, il quadro

I dati vengono dall’aggiornamento dell’Istat sui servizi socio-educativi per la prima infanzia. Un settore per il quale, dice l’istituto di statistica, la spesa dei Comuni ha smesso di crescere. Nell’anno scolastico 2016/17 sono stati censiti sul territorio nazionale 13.147 servizi socio-educativi per l’infanzia. I posti autorizzati al funzionamento sono circa 354mila, pubblici in poco più della metà dei casi. In rapporto alla popolazione target, la dotazione complessiva è sotto il parametro del 33% fissato dall’Unione europea: i posti disponibili corrispondono al 24% dei bambini residenti sotto i 3 anni.

Sommando posti pubblici e privati, Trento supera di poco la soglia del 33%, preceduta da Valle d’Aosta, Umbria, Emilia Romagna e Toscana. Bolzano è invece al di sotto. 

Un servizio sempre più privato

L’Istat certifica lo stop della spesa comunale per i nidi. Mentre tra il 2004 e il 2012 - nota l’istituto - le risorse messe a disposizione dai comuni, titolari dell’offerta pubblica sul territorio, sono passate da 1,1 a 1,6 miliardi di euro (+47%), nei due anni successivi si registra una contrazione della spesa e nel triennio 2014-2016 le risorse sembrano essersi stabilizzate. A livello territoriale “la spesa media dei comuni a livello regionale varia da un minimo di 88 euro l’anno per un bambino residente in Calabria a un massimo di 2.209 euro l’anno nella Provincia autonoma di Trento”

Anche per la presa in carico dei bambini da parte dei servizi pubblici o finanziata dal settore pubblico si riscontrano forti differenze: dal 2,2% dei bambini della Calabria si passa al 26,4% della Provincia di Trento (l’Alto Adige si aggira invece attorno al 15%).

Diminuiscono infine in tutta Italia i nidi a gestione pubblica. Nell’anno scolastico 2016/2017 negli asili nido a gestione diretta sono iscritti circa 93.200 bambini, contro gli oltre 99.700 di quattro anni prima; nel frattempo gli utenti dei nidi appaltati a gestori privati sono aumentati di quasi 3mila unità.