Società | La star

Il meranese che conquistò Netflix

Günther Steiner, team principal della Haas, è uno dei protagonisti della serie Formula 1: Drive to Survive. Dal Guardian all’Equipe è un profluvio di lodi.
Günther Steiner
Foto: upi

Gli amanti del binge watching anche alle nostre latitudini forse se ne saranno già accorti: fra le innumerevoli serie di Netflix ce n’è una che ha per protagonista un po’ di Sudtirolo grazie a Günther Steiner, ingegnere originario di Merano, classe 1965, nonché team principal della Haas, scuderia statunitense di F1. La docuserie si chiama Formula 1: Drive to Survive, 10 episodi, usciti sulla piattaforma di streaming lo scorso 8 marzo, che raccontano i retroscena del Campionato mondiale di Formula 1 2018, lo stato d’animo di piloti e staff nel paddock come nella vita quotidiana. 

Formula 1: Drive to Survive - Il trailer ufficiale

Il personaggio

La puntata numero 7, intitolata “Senza perdere la testa” è dedicata al pilota Romain Grosjean della Haas e ai suoi problemi di autostima e di nervi durante il Gran Premio di Francia. A rubargli la scena è Steiner con il suo inglese dall’accento tedesco e il suo fare “accattivante”, come lo definisce il Guardian, “il pubblico vuole vedere l’azione, l’underdog che centra il risultato - dice il manager al quotidiano britannico - ogni gara dovrebbe avere una sua storia, che non deve sempre prevedere la vittoria di Mercedes e Ferrari. Perché quella è una storia che diventa vecchia molto velocemente”. ​

Uno dei momenti top della puntata è quando Steiner chiama al telefono Gene Haas, proprietario dell’omonima scuderia, dopo gli errori ai pit stop nel Gp d’Australia: “Potevamo essere delle rock star ma abbiamo fatto la figura delle mezze seghe”. Come riporta Massimiliano Boschi sul portale Alto Adige innovazione anche l’Equipe si accorge di Steiner e del suo temperamento paragonandolo all’attore premio Oscar per Inglourious Basterds Christoph Waltz, “questo tipo è una calamita per i registi”, scrive Erik Bielderman sul quotidiano francese descrivendo l’ingegnere altoatesino.

La nuova star di Netflix ha un curriculum di tutto rispetto: inizia a muovere i primi passi nel mondo delle corse automobilistiche nel 1986 e alla Formula 1 arriva nel 2001 come direttore tecnico della Jaguar Racing voluto dal leggendario Niki Lauda. In seguito si trasferisce negli Stati Uniti dove fa una breve esperienza anche in Nascar con la Red Bull Racing, fonda la FibreWorks Composites in North Carolina, azienda specializzata nella realizzazione di componenti in carbonio, e conosce Gene Haas. Sotto la guida di Steiner la Haas prende parte alla stagione del 2016, diventando il primo costruttore americano a competere in Formula 1 dopo ben 30 anni. E ora Netflix porta in regalo il bonus popolarità.