Politica | Reazioni

Renzi? Un infingardo!

Italicum: duro intervento in aula di Michaela Biancofiore. “La secessione politica dell’Alto Adige è colpa vostra”.

L’Italicum, come già ampiamente detto, non ha messo evidentemente d’accordo tutti; fra i dissidenti, infatti, si contano politici di diversi schieramenti. C’è chi ha subodorato nella nuova legge elettorale vizi di incostituzionalità, come la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore, che si è opposta fermamente alla riforma della legge in questione, non mandandole certo a dire (tanto da guadagnarsi anche gli applausi di Florian Kronbichler).

Biancofiore ha aperto il suo intervento alla Camera, oggi, evidenziando la mancanza di scrupoli di Matteo Renzi, che all’inizio considerava “gagliardo”, anzi “‘Berlusconi-oriented’, molto ‘Berlusconi-generation” - e quindi degno quantomeno di una certa dose di fiducia - ma che ora, prosegue la fedelissima di Silvio Berlusconi, con questa battaglia sulla legge elettorale che peraltro interessa poco i cittadini, si è rivelato un “infingardo”. 

“Avete realizzato quello che non è riuscita a conseguire l'SVP in cinquant'anni, cioè la Südtiroler Volkspartei, un partito di maggioranza assoluta etnico che è presente in Alto Adige e che determina anche l'aria che si respira da un punto di vista etnico in Alto Adige. Voi avete conseguito, voi, che dovevate essere i ragazzi che dovevano rivoluzionare questo Paese, la secessione politica dell'Alto Adige, del Trentino-Alto Adige”.

L’intervento della deputata azzurra è proseguito con una appassionata invettiva contro il governo Renzi colpevole di aver “messo fuori dal contesto italiano un'intera regione, un'intera autonomia dal contesto di questo Paese”. Con che coraggio - chiede la "pasionaria" - il premier guarderà in faccia gli elettori del Pd quando verrà “a fare la passerella politica in Alto Adige”? “Quello stesso PD che voi stessi farete soggiacere alla scelta politica non degli elettori del Partito Democratico, bensì della Südtiroler Volkspartei, perché vi servono i due, tre voti dei senatori della Südtiroler Volkspartei al Senato”.

L’aspra accusa di fondo è quella di non voler tutelare quella che di fatto diventerebbe una minoranza italiana in Alto Adige, che con questa legge si troverebbe ad avere ancora meno rappresentanza politica. Biancofiore, rivolgendosi al ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, ha ricordato che il Presidente del Consiglio “si è occupato dell'Alto Adige solo durante il Centocinquantenario dell'Unità d'Italia tanto per fare un tweet [...], dicendo che era sbagliato che la provincia autonoma di Bolzano non festeggiasse l'Unità d'Italia, salvo poi essere lui il primo a disgregare l'unità d'Italia attraverso una legge elettorale, salvo essere lui il primo a conseguire una secessione politica e a non interessarsi minimamente di quello che sarà il futuro di 150 mila anime, il futuro anche della rappresentanza politica del Trentino, che con le minoranze linguistiche non ha nulla a che vedere”.

La deputata (che questo atteggiamento, coerente per più di qualcuno, le faccia riconquistare qualcuno di quei numerosi consensi da tempo esondati?) conclude evocando un amor di patria calpestato e ignorato dall’attuale condotta renziana:  

“Sa perché c’è il tricolore in Italia, Ministro? Perché per ottenere quelle terre il sangue degli italiani si è fuso con la bianca neve dei nostri monti d'inverno e con il verde dei nostri prati, delle nostre montagne e dei nostri abeti. A voi di questo non importa niente, a me importa molto, importa al mio partito, importa a questo Paese, importa soprattutto ai 150 mila italiani che da oggi, grazie a voi, non esistono più in questo Paese”.