Una tassazione salata per immobili lasciati vuoti è un'idea vecchia ma buona. Bisogna solo aggiungere una bella riforma delle norme in ambito di lacazione. Se uno l'affitto non la paga, il propreitario di casa che non è la caritas o l'ipes, deve spendere uan cifra equiparabile ad un'utilitaria per riavere il suo bene. Se poi il moroso è pure un cialtrone, come spesso accade, lascierà l'immobile in uno stato pietoso. Ad un mio conoscente l'inquilino moroso, dopo due anni di processo, ha lasciato l'appartamento con vetri delle finestre rotti, cibo marcente in frigorifero ed il bagno senza lavandino. Ora dopo averlo lasciato vuoto per anni, lo affitta a studenti (molto più semplici da sfrattare) e pur affitandolo a prezzo di mercato, ci metterà ancora qualche annetto a rientrare delle perdite subite.
Io penso che il mercato immobiliare bolzanino ed altoatesino sia lo specchio della condizione economica media della nostra provincia. Nell'epoca AC (Ante Coronavirus) abbiamo goduto della piena occupazione con salari in media più alti del resto d'Italia ed il mercato della casa si è adeguato, fissando i prezzi sul livello della capacità di spesa dei cittadini, privilegiando le vendite ed escludendo gli affitti. Nell'epoca DC (Dopo Coronavirus) i redditi saranno ridotti, i bilanci pubblici più poveri e, penso, il mercato immobiliare potrebbe adeguarsi a questa nuova realtà. Sarà più difficile per chi vende, spuntare i prezzi AC. Il che non sarà di per sè un vantaggio per la popolazione: prezzi delle case più bassi, ma con meno soldi in circolazione.
Peccato che la differenza dei salari non corrisponda alla differenza dei prezzi sul mercato immobiliare.
Le colpe, a mio avviso sono un mercato immobiliare, chiuso e protetto (anche politicamente), l'edilizia abitativa una semplice foglia di fico della quale si vorebbe fare anche a meno, i contributi che hanno solamente fomentato questo mercato immobiliare fuori da ogni logica, e da non ultimo noi altoatesini stessi, zitti e muti come pecoroni a prendere come oro colato la situazione.
Sta di fatto che per uno che compera, c'è anche uno che vende. I prezzi alti hanno fatto comodo a grandi e piccoli, quando c'era da vendere o da dare in affitto a prezzi esagerati. C'erano soldi in giro, c'erano soldi nei bilanci pubblici. Dopo il Coronavirus sarà tutta un'altra storia. Molto più triste.
La storia che che da noi gli stipendi siano più alti che nel resto d'Italia è ormai diventata "verità". Per quanto riguarda il pubblico impiego, con la corresponsione dell'indennità di bilinguismo, è realtà. Per quanto riguarda l'impiego privato fa fede sempre il CCNL, quindi dalle Alpi alla Sicilia lo stipendio rimane identico, con la differenza che il costo della vita qui è nettamente superiore.
Servono strumenti come tassazione di immobili vuoti e inoltre tasse su redditi senza prestazione cioe sulla propieta. Con questi strimenti e' possibile il contenimento di un inflazione che ssltera fuori a causa di investimenti pubblici e inoltre da liquidita al mercato...
Il discorso è contradittorio, perchè devo pagare sulla proprietà se pago sul reddito che genera? Devo pagare due volte? Allora non serve tassare il reddito, basta aumentare la tassa sulla proprietà, se poi non conviene essere più proprietari tutti vendono et voila: ciao inflazione, e benvenuta deflazione! Conviene?
Come già scritto dai commentatori qui sotto, ma come ho sempre detto io dai tempi antichi, bisogna tassare in modo salato (io la chiamo purga) l'investimento immobiliare. A parte che i soldi che non circolano non creano economia comunque dobbiamo considerare che, così che la gestione della salute non può essere privatizzata, così pure il diritto a farsi una famiglia, una vita dignitosa n, non può essere sogettata ala mercè del businnes. Invito TUTTI a stamparsi questo articolo e ad andare a rompere le PALLE, su questo argomento, ai politici che più gli rappresentano . Dobbiamo, tramite gli strumenmti democratici, cambiare questa situazione. E lo dobbiamo fare per il bene di questa città. Per il bene della nostra terra.
Quale sarebbe l'utilità sociale del tassare pesantemente l'investimento immobiliare? Come detto sopra, giustissimo tassare gli immobili vuoti quando c'è alta domanda, ma se uno compra, ristruttura e costruisce appartamenti per venderli o affitarli già paga un bel po' di tasse, offredndo però in cambio un tetto a chi lo cerca.
Che l'investimento immobiliare è appunto immobile, non fa girare denaro. Io che apro un attività commerciale ci metto del mio, ho un rischio, assumo persone e pago le tasse. Chi invece compra una casa parcheggia i soldi, e rende talmente bene che si preferisce mantenere sfitto piuttosto che affittare a poco. Quindi questi soggetti vanno totalmente svantaggiati. Bisogna fare in modo che comprare casa sia sconveniente a meno che non sia la prima casa. Se poi ha soldi in più per quanto mi riguarda è meglio spenderli che tanto prima o poi si crepa!
Mi sembra un ragionamento superficiale. Nella Sua visione l'affitto come modello di abitazione non ha ragione d'esistere. Cosa fanno i giovani che escono di casa? Si devono fare il mutuo e scegliere a 20 anni dove stare per una vita magari da single? E gli studenti? Comprano casa per studiare nella città dell'università? E chi apre una piccola attività deve prendersi un mutuo anche lui? Assurdo!
Chi ha un immobile oltre a quello dove abita ha speso per acquistarlo, spende per mantenerlo e offre l'immobile a tutti quelli che non vogliono o non possono momentaneamente permettersi di comprare. Le unità sfitte vanno tassate e siamo tutti d'accordo, il resto è miopia causata da invidia sociale. Poi l'idea di spendere i soldi che tanto prima o poi si muore è sintomo di quella concezione del consumismo sfrenato che ha portato il mondo ad essere quello che è oggi.
Mi scusi, senza offesa, ma credo che non abbia capito il ragionamento. Provo a rispiegarglielo. Se investire in immobili è vantaggioso significa che chi fa soldi compra case e le affitta e le vende alle condizioni che vuole. Ed è proprio quello che che succede a Bolzano. Poche persone hanno tante case e il prezzo è altissimo! Se investire in immobili non è vantaggioso allora il prezzo necessariamente è basso, la logica del mecrato! E i giovani non devono fare mutuo da 30 anni ma al massimo da 10 o meglio ancora 5! Ripeto chi investe in immobili rischia zero e spende pochissimo e chiede affitti stratosferici. Ai danni anche dei commercianti che invece rischiano tantissimo e assumono personale. Un affitto equo per me sono sue 200/300 max come era una volta negli anni 60. Un Tosolini praticamente ha ucciso il mercato a Bolzano.
Per inciso io non ho invidia di nessuno! Devo temere solo la mia coscienza! Sul consumismo sfrenato potremmo discutere parecchie giornate, soprattutto quando si parla di posti di lavoro, famiglie con un reddito (che chiaramente chi investe in immobili non contribuisce). Concludo sperando che il Suo ultimo giorni arrivi il più lontano possibile, ma sappia che qualsiasi soldo o avere non potrà portarlo nell'altro mondo. E questa è una delle poche certezze assolute!
Mi deve scusare ma rileggendo la mia risposta credo di essere stato troppo brusco! E mi dispiace! Non cambio le mie idee ma la forma sì! Vorrei cancellare il commento sopra ma non è possibile! Mi scuso.
Non c'è bisogno di scusarsi, le parole sono vivaci, ma non sforano nell'offensivo.
Forse io sono troppo giovane, ma l'idea che si possa acquistare un appartamento in 5 anni a me appare veramente fantascienza. Pur non avendoli vissuti, so che gli anni 60 furono il periodo d'oro per l'Italia e gli italiani ma a quell'epoca si compravano le case in 10 anni?
Ma ipotizziamo che le cose vadano come dice Lei e un appartamento medio costi 60.000€, crede che con un prezzo del genere non sarebbero comunque i più benestanti a fare piazza pulita sul mercato immobiliare? A meno che non si introduca un limite di proprietà degli immobili, cioè una persona (anche giuridica e le persone fisiche riconducibili ad essa) non può essere proprietaria di più di tre immobili... costituzionalmente una via poco praticabile, ma un'idea che potrebbe funzionare, sempre però che sia vero il Suo assunto di base, cioè che poche persone abbiano in mano la maggiorparte degli immobili. Ma è vero?
Analisi spietatamente veritiera. Il problema dovrebbe essere risolto dalla politica...se ci fossero figure adeguate, al di sopra degli interessi di partito.
Ma queste figure sono assenti! Quindi non cambierà nulla!
Cogliamo l’occasione per dare il nostro contributo alla discussione attuale sulle politiche abitative che occorre a nostro avviso sostenere. La riflessione da noi fatta riguarda la cooperazione edilizia come una delle risposte alla questione disputata.
Sul seguente Link trovate il nostro articolo di approfondimento "immobili. come reagire alla crisi?" https://www.salto.bz/de/article/15042020/immobili-come-reagire-alla-cri…
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Una tassazione salata per
Una tassazione salata per immobili lasciati vuoti è un'idea vecchia ma buona. Bisogna solo aggiungere una bella riforma delle norme in ambito di lacazione. Se uno l'affitto non la paga, il propreitario di casa che non è la caritas o l'ipes, deve spendere uan cifra equiparabile ad un'utilitaria per riavere il suo bene. Se poi il moroso è pure un cialtrone, come spesso accade, lascierà l'immobile in uno stato pietoso. Ad un mio conoscente l'inquilino moroso, dopo due anni di processo, ha lasciato l'appartamento con vetri delle finestre rotti, cibo marcente in frigorifero ed il bagno senza lavandino. Ora dopo averlo lasciato vuoto per anni, lo affitta a studenti (molto più semplici da sfrattare) e pur affitandolo a prezzo di mercato, ci metterà ancora qualche annetto a rientrare delle perdite subite.
Io penso che il mercato
Io penso che il mercato immobiliare bolzanino ed altoatesino sia lo specchio della condizione economica media della nostra provincia. Nell'epoca AC (Ante Coronavirus) abbiamo goduto della piena occupazione con salari in media più alti del resto d'Italia ed il mercato della casa si è adeguato, fissando i prezzi sul livello della capacità di spesa dei cittadini, privilegiando le vendite ed escludendo gli affitti. Nell'epoca DC (Dopo Coronavirus) i redditi saranno ridotti, i bilanci pubblici più poveri e, penso, il mercato immobiliare potrebbe adeguarsi a questa nuova realtà. Sarà più difficile per chi vende, spuntare i prezzi AC. Il che non sarà di per sè un vantaggio per la popolazione: prezzi delle case più bassi, ma con meno soldi in circolazione.
Antwort auf Io penso che il mercato von Alberto Stenico
Peccato che la differenza dei
Peccato che la differenza dei salari non corrisponda alla differenza dei prezzi sul mercato immobiliare.
Le colpe, a mio avviso sono un mercato immobiliare, chiuso e protetto (anche politicamente), l'edilizia abitativa una semplice foglia di fico della quale si vorebbe fare anche a meno, i contributi che hanno solamente fomentato questo mercato immobiliare fuori da ogni logica, e da non ultimo noi altoatesini stessi, zitti e muti come pecoroni a prendere come oro colato la situazione.
Antwort auf Peccato che la differenza dei von Martin Aufderklamm
Sta di fatto che per uno che
Sta di fatto che per uno che compera, c'è anche uno che vende. I prezzi alti hanno fatto comodo a grandi e piccoli, quando c'era da vendere o da dare in affitto a prezzi esagerati. C'erano soldi in giro, c'erano soldi nei bilanci pubblici. Dopo il Coronavirus sarà tutta un'altra storia. Molto più triste.
Antwort auf Io penso che il mercato von Alberto Stenico
La storia che che da noi gli
La storia che che da noi gli stipendi siano più alti che nel resto d'Italia è ormai diventata "verità". Per quanto riguarda il pubblico impiego, con la corresponsione dell'indennità di bilinguismo, è realtà. Per quanto riguarda l'impiego privato fa fede sempre il CCNL, quindi dalle Alpi alla Sicilia lo stipendio rimane identico, con la differenza che il costo della vita qui è nettamente superiore.
Servono strumenti come
Servono strumenti come tassazione di immobili vuoti e inoltre tasse su redditi senza prestazione cioe sulla propieta. Con questi strimenti e' possibile il contenimento di un inflazione che ssltera fuori a causa di investimenti pubblici e inoltre da liquidita al mercato...
Antwort auf Servono strumenti come von Christian Mair-2269
Il discorso è contradittorio,
Il discorso è contradittorio, perchè devo pagare sulla proprietà se pago sul reddito che genera? Devo pagare due volte? Allora non serve tassare il reddito, basta aumentare la tassa sulla proprietà, se poi non conviene essere più proprietari tutti vendono et voila: ciao inflazione, e benvenuta deflazione! Conviene?
Come già scritto dai
Come già scritto dai commentatori qui sotto, ma come ho sempre detto io dai tempi antichi, bisogna tassare in modo salato (io la chiamo purga) l'investimento immobiliare. A parte che i soldi che non circolano non creano economia comunque dobbiamo considerare che, così che la gestione della salute non può essere privatizzata, così pure il diritto a farsi una famiglia, una vita dignitosa n, non può essere sogettata ala mercè del businnes. Invito TUTTI a stamparsi questo articolo e ad andare a rompere le PALLE, su questo argomento, ai politici che più gli rappresentano . Dobbiamo, tramite gli strumenmti democratici, cambiare questa situazione. E lo dobbiamo fare per il bene di questa città. Per il bene della nostra terra.
Antwort auf Come già scritto dai von Massimo Mollica
Quale sarebbe l'utilità
Quale sarebbe l'utilità sociale del tassare pesantemente l'investimento immobiliare? Come detto sopra, giustissimo tassare gli immobili vuoti quando c'è alta domanda, ma se uno compra, ristruttura e costruisce appartamenti per venderli o affitarli già paga un bel po' di tasse, offredndo però in cambio un tetto a chi lo cerca.
Antwort auf Quale sarebbe l'utilità von Mensch Ärgerdi…
Che l'investimento
Che l'investimento immobiliare è appunto immobile, non fa girare denaro. Io che apro un attività commerciale ci metto del mio, ho un rischio, assumo persone e pago le tasse. Chi invece compra una casa parcheggia i soldi, e rende talmente bene che si preferisce mantenere sfitto piuttosto che affittare a poco. Quindi questi soggetti vanno totalmente svantaggiati. Bisogna fare in modo che comprare casa sia sconveniente a meno che non sia la prima casa. Se poi ha soldi in più per quanto mi riguarda è meglio spenderli che tanto prima o poi si crepa!
Antwort auf Che l'investimento von Massimo Mollica
Mi sembra un ragionamento
Mi sembra un ragionamento superficiale. Nella Sua visione l'affitto come modello di abitazione non ha ragione d'esistere. Cosa fanno i giovani che escono di casa? Si devono fare il mutuo e scegliere a 20 anni dove stare per una vita magari da single? E gli studenti? Comprano casa per studiare nella città dell'università? E chi apre una piccola attività deve prendersi un mutuo anche lui? Assurdo!
Chi ha un immobile oltre a quello dove abita ha speso per acquistarlo, spende per mantenerlo e offre l'immobile a tutti quelli che non vogliono o non possono momentaneamente permettersi di comprare. Le unità sfitte vanno tassate e siamo tutti d'accordo, il resto è miopia causata da invidia sociale. Poi l'idea di spendere i soldi che tanto prima o poi si muore è sintomo di quella concezione del consumismo sfrenato che ha portato il mondo ad essere quello che è oggi.
Antwort auf Mi sembra un ragionamento von Mensch Ärgerdi…
Mi scusi, senza offesa, ma
Mi scusi, senza offesa, ma credo che non abbia capito il ragionamento. Provo a rispiegarglielo. Se investire in immobili è vantaggioso significa che chi fa soldi compra case e le affitta e le vende alle condizioni che vuole. Ed è proprio quello che che succede a Bolzano. Poche persone hanno tante case e il prezzo è altissimo! Se investire in immobili non è vantaggioso allora il prezzo necessariamente è basso, la logica del mecrato! E i giovani non devono fare mutuo da 30 anni ma al massimo da 10 o meglio ancora 5! Ripeto chi investe in immobili rischia zero e spende pochissimo e chiede affitti stratosferici. Ai danni anche dei commercianti che invece rischiano tantissimo e assumono personale. Un affitto equo per me sono sue 200/300 max come era una volta negli anni 60. Un Tosolini praticamente ha ucciso il mercato a Bolzano.
Per inciso io non ho invidia di nessuno! Devo temere solo la mia coscienza! Sul consumismo sfrenato potremmo discutere parecchie giornate, soprattutto quando si parla di posti di lavoro, famiglie con un reddito (che chiaramente chi investe in immobili non contribuisce). Concludo sperando che il Suo ultimo giorni arrivi il più lontano possibile, ma sappia che qualsiasi soldo o avere non potrà portarlo nell'altro mondo. E questa è una delle poche certezze assolute!
Antwort auf Mi sembra un ragionamento von Mensch Ärgerdi…
Mi deve scusare ma rileggendo
Mi deve scusare ma rileggendo la mia risposta credo di essere stato troppo brusco! E mi dispiace! Non cambio le mie idee ma la forma sì! Vorrei cancellare il commento sopra ma non è possibile! Mi scuso.
Antwort auf Mi deve scusare ma rileggendo von Massimo Mollica
Non c'è bisogno di scusarsi,
Non c'è bisogno di scusarsi, le parole sono vivaci, ma non sforano nell'offensivo.
Forse io sono troppo giovane, ma l'idea che si possa acquistare un appartamento in 5 anni a me appare veramente fantascienza. Pur non avendoli vissuti, so che gli anni 60 furono il periodo d'oro per l'Italia e gli italiani ma a quell'epoca si compravano le case in 10 anni?
Ma ipotizziamo che le cose vadano come dice Lei e un appartamento medio costi 60.000€, crede che con un prezzo del genere non sarebbero comunque i più benestanti a fare piazza pulita sul mercato immobiliare? A meno che non si introduca un limite di proprietà degli immobili, cioè una persona (anche giuridica e le persone fisiche riconducibili ad essa) non può essere proprietaria di più di tre immobili... costituzionalmente una via poco praticabile, ma un'idea che potrebbe funzionare, sempre però che sia vero il Suo assunto di base, cioè che poche persone abbiano in mano la maggiorparte degli immobili. Ma è vero?
Analisi spietatamente
Analisi spietatamente veritiera. Il problema dovrebbe essere risolto dalla politica...se ci fossero figure adeguate, al di sopra degli interessi di partito.
Ma queste figure sono assenti! Quindi non cambierà nulla!
Cogliamo l’occasione per dare
Cogliamo l’occasione per dare il nostro contributo alla discussione attuale sulle politiche abitative che occorre a nostro avviso sostenere. La riflessione da noi fatta riguarda la cooperazione edilizia come una delle risposte alla questione disputata.
Sul seguente Link trovate il nostro articolo di approfondimento "immobili. come reagire alla crisi?"
https://www.salto.bz/de/article/15042020/immobili-come-reagire-alla-cri…