Gesellschaft | Rai

Perso un tram, speriamo nel prossimo.

I servizi Radiotelevisivi pubblici in lingua tedesca e ladina hanno motivo di festeggiare.
Una storia di crescita e di successo grazie all'Autonomia.
E' mancata una storia parallela per gli utenti di lingua italiana.
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
  • In questi giorni si festeggiano a Bolzano i 50 anni dalla RAS. Cos’è la Ras? La società creata dalla Provincia per permettere la ricezione a livello locale dei canali TV e Radio dai Paesi di lingua tedesca – Austria, Germania, Svizzera – in forma gratuita e per tutta la popolazione fino alle case più isolate sulle nostre montagne. Un servizio di immensa portata, che ci connette coi principali canali pubblici di una parte così importante d’Europa. Se la Ras ha incrementato in modo esponenziale le possibilità di informazioni, svago, sport e approfondimenti culturali in lingua tedesca e ladina, altro grande contributo lo ha data la Rai, sede di Bolzano, con le sue trasmissioni in lingua tedesca a partire dal 1946 (poi anche in lingua ladina) e con un continuo crescendo di programmi per gli utenti TV e Radio. In lingua tedesca e ladina, i nostri servizi pubblici (RAI e RAS), garantiscono un alto livello di offerta sia per quantità, che per qualità. In questo ambito sono molti gli spazi dedicati alle tematiche locali con notiziari, dibattiti, film, politica, approfondimenti. La Ras e la Rai Südtirol hanno in questo senso una storia di successo e la minoranza tedesca e quella ladina hanno a disposizione un mezzo efficace per la cura e lo sviluppo della propria lingua e cultura e per seguire gli sviluppi della nostra Autonomia.
    Cosa è successo però nel frattempo sul versante del servizio pubblico radiotelevisivo in lingua italiana in Alto Adige? A me pare molto poco. Nonostante gli altoatesini di lingua italiana vivano in un territorio così particolare e complesso come l’Alto Adige, ricevono “dosi” di informazione e programmi piuttosto limitate e sicuramente insufficienti per inserirsi a pieno titolo nelle dinamiche locali. L’Autonomia ha saputo dare una risposta esauriente ai Sudtirolesi per quanto riguarda un proprio sistema informativo pubblico in lingua tedesca e ladina. Per la componente italiana, invece, poco è cambiato con il dispiegarsi dell’Autonomia: non si sono considerate le particolari necessità del gruppo linguistico in termini di informazioni, conoscenza storica locale, dibattito culturale e politico. Tutte esigenze che non possono essere soddisfatte dai programmi radiotelevisivi nazionali ma che invece potrebbero esserlo da quelli locali, potendo contare su più spazi e mezzi a disposizione.
    Viva i 50 della Ras e i molti di più di Rai Südtirol. Festeggiamoli, ma a me rimane un sentimento di invidia e di rimpianto per non aver visto realizzato nei 50 anni del Pacchetto, un più ampio e adeguato sistema informativo pubblico locale, oltre a quello nazionale.
    Tant’è, il tram dei 50 anni è perso.
    Speriamo nel prossimo, se mai passerà.
    (www.albertostenico.it)

Bild
Profil für Benutzer Karl Gudauner
Karl Gudauner Fr., 03.11.2023 - 18:39

Die regionalen Programme der RAI sollten nach dem Modell der ORF-Landesstudios ausgebaut werden, mit Finanzierung der Strukturen und von qualitativ hochwertiger Information. Es ist unumgänglich, in Südtirol auch das RAI-Angebot in italienischer Sprache auszubauen. Mehr Gleichgewicht und Qualität in der Information ist ein wichtiger Beitrag zur Stärkung der lokalen Identität. Das käme u.a. der Vermittlung der Vorteile der Autonomie zugute.

Fr., 03.11.2023 - 18:39 Permalink