Doping, 26 atleti rischiano la squalifica
Il mondo dell’atletica italiana è in subbuglio: 26 azzurri hanno eluso dei controlli antidoping e sono stati deferiti dall’Ufficio di procura della Nado Italia, con richiesta di 2 anni di squalifica. I provvedimenti sono stati decisi in seguito agli sviluppi dell'indagine 'Olimpia' condotta dai Nas-Ros dei carabinieri di Trento, su mandato della procura di Bolzano, coordinata dal procuratore Guido Rispoli e condotta dal pm Giancarlo Bramante, e agli accertamenti della stessa Procura Antidoping. L’indagine coinvolge 65 atleti, e per 39, ieri (1 dicembre), è stata chiesta l’archiviazione per “mancata reperibilità” ai controlli.
I 26 sportivi non sono attualmente sospesi e chi è ancora in attività potrà continuare a gareggiare in attesa di “processo”. L’inchiesta era partita dal caso doping che aveva coinvolto il marciatore Alex Schwazer - il quale figura nell’elenco degli atleti per cui è stata chiesta l’archiviazione - alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012. Fra coloro che rischiano la squalifica (coinvolti anche possibili protagonisti all’Olimpiade di Rio 2016) il lunghista Andrew Howe, il campione europeo di maratona Daniele Meucci, ma anche il brissinese Christian Obrist specialista del mezzofondo e Silvia Weissteiner, originaria di Vipiteno, specialista del mezzofondo prolungato e medaglia di bronzo europea indoor a Birmingham 2007.
Ecco l’elenco completo dei deferiti: Roberto Bertolini, Migidio Bourifa, Filippo Campioli, Simone Collio, Roberto Donati, Fabrizio Donato, Giovanni Faloci, Matteo Galvan, Giuseppe Gibilisco, Daniele Greco, Andrew Howe, Anna Incerti, Andrea Lalli, Stefano La Rosa, Claudio Licciardello, Daniele Meucci, Christian Obrist, Ruggero Pertile, Jacques Riparelli, Silvia Salis, Fabrizio Schembri, Daniele Secci, Kaddour Slimani, Gianluca Tamberi, Marco Francesco Vistalli e Silvia Weissteiner.