Gesellschaft | Natalità

Quello che il New York Times non dice

Forum Prevenzione critica l’articolo che dipinge l’Alto Adige come il luogo ideale per mettere su famiglia: “Quadro idilliaco, la realtà è più complicata”.
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Foto: New York Times
  • Un articolo del New York Times uscito qualche giorno fa e del quale si è molto parlato, elogiava la Provincia di Bolzano per la sua politica di sostegno alle famiglie. Ma secondo Forum Prevenione non è sempre "tutto oro quello che luccica". L’articolo ripercorre la giornata tipo di una famiglia di Bolzano con 6 figli, sottolineando come grazie al supporto alle famiglie offerto dalla Provincia, i due genitori di 38 e 39 anni siano in grado fare fronte ai costi di un nucleo familiare così importante. 

    “Una singola storia di una famiglia dell’Alto Adige, come quella raccontata nell'articolo del New York Times, non è sufficiente per poter dire se le misure di politica familiare sono efficaci. Ciò richiede una visione globale e differenziata dei dati demografici e della società nel suo complesso", sottolinea Christa Ladurner, sociologa del Forum Prevenzione. 

    Partendo dalla drammatica situazione delle nascite in Italia, il New York Times analizza i “family friendly benefits” che, prosegue il giornale statunitense, hanno permesso al Sudtirolo una natalità costante, in controtendenza con il resto del paese. Peccato però che la “natalità costante” non si rispecchi nei numeri, fa notare Forum Prevenzione, che riporta i dati demografici pubblicati nel febbraio 2024 dall'ASTAT: in Alto Adige nel 2022 ci sono state 4912 nascite - il tasso di natalità più basso dal 1970.

    Effettivamente il Sudtirolo è in testa alla classifica italiana di nascite per donna, con una media di 1,56 nel 2023 (la media italiana è di 1,22). Ma rispetto al passato si assiste comunque ad un calo, ancora più visibile in cifre assolute: mentre nel 2019 in Alto Adige sono nati 5.249 bambini, nel 2023 se ne contano solo 4.671 – un calo di circa il 12%, spiega Forum Prevenzione. 

    I grandi assenti nella narrazione del New York Times sono poi i nonni e le nonne, veri i promotori dell’apparente successo delle politiche familiari secondo Forum Prevenzione. Uno Studio Astat mostra infatti come il 64% sostiene i propri figli nell’accudimento dei nipoti. Inoltre la popolazione in Alto Adige - come nel resto del Paese - sta invecchiando. Lo squilibrio demografico tra giovani ed anziani è in forte aumento, in particolare, nelle comunità urbane: l'età media a Bolzano è di 45,6 anni, a Merano di 45,1, mentre Velturno è il comune più giovane con un'età media di 39,3 anni.

    Il quadretto di una famiglia numerosa, per quanto piacevole, non tiene conto poi delle numerose difficoltà delle famiglie sudtirolesi: costo della vita in crescita, salari inadeguati e mercato immobiliare per molti inaccessibile. “La politica per la famiglia deve guardare al futuro e basarsi su un insieme di misure tra assistenza all'infanzia, prestazioni finanziarie e sicurezza pensionistica”, conclude Doris Albenberger, portavoce dell'Alleanza per la famiglia.

    Insomma, se è vero che rispetto alla situazione italiana, l’Alto Adige si trova in una posizione di netto vantaggio in alcuni ambiti, e non si possono negare alcune politiche incentivanti per le famiglie, la narrazione che da fuori si fa di questo territorio a volte è un po' semplicistica. 

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△rtim post Fr., 05.04.2024 - 10:26

Zeitungen schreiben für ihre Leserschaft. The New York Times schreibt, wie der Name schon ein wenig verrät, vor allem für ein amerikanisches, ein städtisches Publikum und nicht unbedingt für Tyroler-innen.
Klar auch. Im Vergleich zu TANF „Temporary Assistance for Needy" stehen auch die öffentlichen Leistungen Italiens und Südtirols (sehr) gut da.
Es gibt übrigens auch kein Kindergeld in den USA.
Ich denke, demographische Entwicklungen, auch jene in Europa, sind dann doch ein wenig komplexer. Sofern es bei diesem Diskurs in Italien überhaupt darum geht und nicht um den allseits bekannten rechten Alarmismus und Sprech, der Bio-Italiener sterbe aus.
Absurd. Italien hatte 1911 eine Einwohnerschaft von 30 Millionen und führte bis 1945 sogar zudem noch eine Vielzahl von verlustreichen Kriegen, darunter zwei Weltkriege.

Fr., 05.04.2024 - 10:26 Permalink
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Klemens Riegler Sa., 06.04.2024 - 00:13

Ist es wirklich die Aufgabe des Forums Prävention einen Zeitungsartikel der NYT zu kritisieren. Und dann auch noch das eh schon nicht "rosige" auch noch schlechter zu reden als es ist?
Warum wird nicht akzeptiert, dass dass Südtirol sehr wohl ein IDEALER ORT zum "mettere sú famiglia" ist. Trotz aller Probleme bleibt es nämlich trotzdem einer der idealsten, schönsten und lebendwertesten Gegenden. Besser als vieles in der unserer weiteren Umgebung.
THINK POSITIVE ! Wenn alles schlechtgeredet wird, ist es irgendwann wirklich schlecht. Und dann macht hier wirklich niemand mehr famiglia & bambini.

Sa., 06.04.2024 - 00:13 Permalink