Politik | Post voto a Bolzano

Verdi di governo?

Gli ambientalisti rafforzati dal voto del 27 ottobre riflettono sull'opportunità di un eventuale sostegno al prossimo esecutivo provinciale.

I Verdi altoatesini si apprestano ad iniziare la nuovo legislatura provinciale partendo da un dato fortemente significativo: sono l'unica compagine del centrosinistra che è si è rivelata in grado di accrescere la propria forza. E l'irrobustimento oggettivo assume una dimensione ancora più significativa considerando che un'eventuale riproposizione della coalizione Svp - Pd può ora contare su numeri davvero risicati, non in grado di fornire le garanzie necessarie di tenuta in casi di voto su 'temi sensibili'.
Dal canto loro i Verdi possono contare anche sul rapporto con il nuovo futuro presidente della giunta, Arno Kompatscher, che parte con premesse completamente diverse rispetto all'assoluta estraneità rispetto al 'kingdom' Durnwalder. 

Con Kompatscher si può ragionare, hanno affermato a più riprese Heiss, Dello Sbarba e Foppa. E i tre neo consiglieri possono giocarsi, oltre alla carta di gruppo, anche i numeri delle singole affermazioni personali. Le preferenze raccolte da Hans Heiss infatti non hanno nulla da invidiare, in termini relativi ma assoluti, con quelle da 'alta classifica' dei consiglieri di Svp e Freiheitlichen. Il successo di Riccardo Dello Sbarba poi, considerando la sua madrelingua italiana, è in grado di assumere uno spessore ancora più robusto anche se delicato da giocare proprio nel suo 'peso entico'. Dal canto suo Brigitte Foppa porta ora con sé in consiglio provinciale uno 'stile femminile' nel fare politica che nel tempo potrebbe raccogliere ancora più consenso rispetto a quello depositato delle urne. 

Insomma: i Verdi si giocheranno la loro partita fino in fondo, facendo tesoro delle analoghe esperienze dei cugini nordtirolesi, ma soprattutto insistendo - lo hanno subito dichiarato con grande chiarezza - sui 'temi'
Con la premessa della contrarietà a qualsiasi ipotesi di giunta ad 11, che farebbe perdere loro il 'peso politico', gli ambientalisti altoatesini si sono detti senz'altro disponibili ad un appoggio esterno, ma partendo da alcuni 'punti irrinunciabili' come un'urbanistica più consona alla salvaguardia del territorio ed una revisione profonda dello statuto d'autonomia. 

Sono ottime premesse per un dibattito politico che potrebbe farsi molto interessante e del quale al momento si intravvedono, per l'appunto, solo le premesse.

Torno da un week end di riposo a Trieste e leggo diverse fantasiose ipotesi. Capisco che ogni testata giornalistica voglia "anticipare" le altre, ma a volte si rischia di dire cose campate per aria. Come commentare una maratona raccontando gli ultimi 100 metri quandfo ancora la maratona non è ancora partita e gli atleti devono ancora indossare le scarpette negli spogliatoi.
In questo momento tutti i partiti stanno riflettendo sugli esiti elettorali, che non sono semplici da valutare (soprattutto per la Svp). Poi dovrà essere costituito ufficialmente il nuovo consiglio provinciale: la seduta costituente sarà dopo il 20 novembre. Dopo Kompatscher comincerà le consultazioni con tutti i gruppi consiliari (non è una novità: Durnwalder fece lo stesso nel 2008).
Insomma, ribadisco: i media stanno mettendo il carro davanti ai buoi. Troppo davanti, tanto che i buoi rischiano di non essere neppure agganciati al carro.
Abbiate pazienza!

Mo., 04.11.2013 - 10:58 Permalink