Margheri: “Ci aspettiamo risposte precise”
L'imprenditore austriaco René Benko, latore di una proposta di riqualificazione urbanistica ruotante attorno alla costruzione di un grande centro commerciale da edificare nella zona antistante la stazione ferroviaria, è stato condannato in via definitiva a dodici mesi di reclusione, assieme al suo commercialista, per reati riconducibili a pratiche corruttive legate a questioni fiscali. Una sentenza confermata dalla Corte d'Appello di Vienna e che dunque pone (o almeno dovrebbe farlo) un serio ostacolo al progetto suddetto, ovviamente non soltanto a causa di scrupoli morali. Lo scorso agosto Sel presentò un'interpellanza “urgente” al fine di chiarire la posizione di Benko, e l'apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Bolzano in merito all'attuazione delle norme anti-corruzione confermerebbe una simile preoccupazione. Preoccupazione però apparentemente non condivisa dall'amministrazione cittadina, che ha infatti sinora ignorato il testo dell'interpellanza. Lo denuncia, riproponendo dunque con vigore l'esame del testo della sua interpellanza, Guido Margheri (Sel) in una nota: “ L'Assessora Pasquali dichiara oggi, riprendendo altre dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate dal Sindaco, che il Comune ha trattato con l'azienda e non con Benko, assumendosi la grave responsabilità di negare l'evidenza. E' Benko in persona che ha sempre partecipato a tutti i passaggi fondamentali della procedura relativa al Piano di Riqualificazione Urbana, inclusa la presentazione formale della proposta presso la Direzione Generale del Comune avvenuta molto tempo dopo la condanna e l'interpellanza di agosto”.