Merano: arrestato il minorenne altoatesino
È stato arrestato il minorenne implicato nel pestaggio ai danni del 31enne volontario dei vigili del fuoco Norbert Pixner, il 20 settembre scorso in Piazza della Rena nella città del Burgraviato. Secondo i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Merano sarebbe stato lui ad infliggere i colpi più violenti alla vittima, che era finita a terra dopo essere stata colpita dal pugno di un kosovaro di 19 anni, ora agli arresti domiciliari.
Il minorenne di origine italiana e di madrelingua tedesca (piccolo dettaglio che il Dolomiten ha preferito misteriosamente non divulgare), accusato di lesioni gravi, è stato quindi affidato a una comunità rieducativa dove dovrà rimanere per almeno 6 mesi. Il ragazzo proviene da una famiglia definita “difficile” e ha già avuto a che fare in passato con i servizi sociali. L’identificazione è stata possibile grazie ad alcune testimonianze dirette e alla telecamera di videosorveglianza di una banca che ha ripreso il giovane mentre fuggiva dopo il pestaggio.
“Siamo soddisfatti di avere ottenuto gli arresti domiciliari – riferisce Fernando Pontecorvo, avvocato difensore del ragazzo kosovaro - e contenti che sia stato fermato anche quello che è stato individuato come il responsabile della parte più violenta dell’aggressione che si è verificata quella sera, anche perché si era di fronte ad una situazione paradossale: colui che aveva avuto un ruolo più marginale nei fatti risultava in carcere, mentre quello che aveva avuto un atteggiamento manifestamente più feroce era ancora libero”. Ora bisognerà aspettare di capire quali sono le reali condizioni fisiche della vittima per poter attribuire le eventuali responsabilità. “Nel momento in cui la situazione medica di Pixner sarà stabile - prosegue Pontecorvo - si potrà definire anche il tipo di reato, perché se l’uomo dovesse riportare danni irreversibili le conseguenze saranno più gravi per tutti, sia per il minorenne che per il mio cliente, se invece – come ci auguriamo – Pixner dovesse migliorare i provvedimenti saranno più lievi. È chiaro che poi, nell’ambito del processo, il giudice valuterà i gradi di responsabilità di ciascun soggetto coinvolto, perché chi ha dato un pugno in una rissa non può essere paragonato a chi ha rischiato di uccidere una persona prendendola a calci in faccia”.