"I problemi con la legge dei sindaci della SVP? Li risolve la maggioranza con la legge di bilancio". Lo afferma il Team K in una nota, relativamente alla cosiddetta Lex Griessmair di cui tanto si è parlato in questi giorni.  Il 26 gennaio il Tribunale amministrativo di Bolzano tratterà un ricorso contro il sindaco di Brunico, Roland Griessmair. Il caso riguarda la costruzione di un edificio residenziale a Brunico e  il conflitto di interessi che è sorto nell’iter. 

In Consiglio regionale, durante il dibattito sul bilancio, la SVP ha presentato un emendamento last minute con il gentile sostegno della Lega e di altri componenti della commissione legislativa. Il passaggio ha lo scopo di eliminare l'obbligo di legge in capo al sindaco di astenersi da attività nel campo dell’urbanistica, dell’edilizia e dei lavori pubblici nel territorio comunale che amministra. "Un obbligo - sostiene il Team K - aggirato dal sindaco di Brunico. Che questo provvedimento vada chiaramente contro la normativa nazionale è dimostrato da una perizia del Ministero dell'Interno e da una sentenza della Corte di Cassazione. Una procedura così scandalosa e imbarazzante deve essere fermata. Per questo motivo, il Team K, insieme ad alcuni colleghi trentini, ha presentato un emendamento per stralciare l’articolo in questione, purtroppo respinto dalla maggioranza SVP/Lega".

"Mi chiedo quanto a lungo le cittadine e i cittadini dell'Alto Adige dovranno continuare a vedere la SVP proteggere i propri esponenti da problemi legali con leggi ad personam. È giunto il momento di porre fine al governo monocolore e all'arroganza del partito di maggioranza, se vogliamo che qualcosa cambi in Alto Adige", dice Paul Köllensperger.

Anna Vicentini, consigliera comunale del Team K di Brunico, è sulla stessa linea. "I cittadini hanno bisogno di istituzioni affidabili e di un'amministrazione sicura e trasparente. Per anni, l'amministrazione comunale di Brunico si è nascosta in una zona grigia da un punto di vista giuridico, invece di agire con chiarezza traendone le conseguenze. L’edilizia è un’attività fondamentale e l’ente pubblico svolge un ruolo imprescindibile: non possiamo permetterci una scarsa trasparenza sulle decisioni prese e su quelle che saranno prese in futuro. Una ‘Lex Griessmair’ è una scappatoia eticamente e politicamente indifendibile".