Tania Cagnotto posa nuda per Playboy
È probabile che stavolta Playboy non finisca come la classica fetta di mortadella nel panino. La mortadella sarebbero piuttosto quei giornali guardati un po’ di nascosto, e per questo acquistati insieme ad altri, appena più seri, ma quest’ultimi usati solo per rivestire o nascondere agli sguardi altrui il pruriginoso contenuto.
È una buona notizia, tutto sommato. L’ipocrisia è antipatica, come le occhiate lanciate sul corpo delle donne facendo credere di fare altro. E dunque poi perse, le occhiate, chissà dove, non assumendosi comunque mai la responsabilità di una concupiscenza onesta.
Adesso si sprecheranno i titoli più prevedibili: Tania Cagnotto si tuffa nella sua femminilità o qualcosa di peggio. Invece, a volerla far sembrare per quello che è, ci sembra una decisione del tutto personale (auguri) e forse un buon lancio (non tuffo) di marketing. Del resto, quando la carriera sportiva declina bisogna guardarsi intorno (non smettendo di farsi guardare). Un corpo ben fatto aiuta. L’essere famosa per altri motivi aggiunge quel tocco di curiosità (sempre da parte di chi guarda) che farà discutere nel nostro piccolo mondo. E forse anche oltre.