Testimoni della libertà
Un po’ come i testimoni di Geova, quelli che girano per i quartieri in coppia e suonano i campanelli chiedendovi se avete voglia di parlare di Dio mentre siete in bagno oppure preparate il sugo. La creatività e l’impegno quasi missionario degli esponenti di Süd-Tiroler Freiheit non conosce davvero limiti e ha deciso di puntare su un contatto quanto più diretto con la gente. L’iniziativa è annunciata dalla sezione pusterese del movimento. Stamani (14 agosto) il “porta a porta” è affidato a Bernhard Zimmerhofer e Gerd Corradini. Nei prossimi giorni seguiranno gli altri. L’intento ufficiale è quello di raccogliere informazioni sulle esigenze della popolazione. Possiamo immaginarci dialoghi di questo tipo: “Drin!” “Chi è?” “Buongiorno signora, siamo i testimoni della libertà, possiamo scambiare due parole?” “Certo, entrate” “Ecco, noi vorremmo sapere quali sono i suoi desideri, quello che la politica potrebbe fare per aiutarla” “Beh, non saprei, proprio adesso mi si è rotto il bollitore dell’acqua” “Ma signora, questo è uno dei tipici problemi che si potrebbero risolvere molto più facilmente e forse per sempre se il Sudtirolo abbandonasse l’Italia!” “Ma dite davvero?”.