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Sesto: il "blitz delle motoseghe" sulla stampa nazionale

Il bosco raso al suolo per dare spazio ad un nuovo impianto di risalita trova spazio anche sul settimanale "Sette" del Corriere della Sera. Ad occuparsene è Antonio Stella su uno spunto di Gerhard Mumelter.

La vicenda del bosco furtivamente tagliato a Sesto Pusteria era stata recentemente riassunta da Gerhard Mumelter su Internazionale e quindi su Salto. Questa settimana a riprendere la questione è Gian Antonio Stella, firma piccante del Corriere della Sera, che alle motoseghe dedica una pagina sul settimanale Sette in edicola. 

"Cosa fatta capo ha, alla faccia degli ambientalisti, tiè!" - scrive in merito Stella, manifstando il meglio della sua vena corrosiva. Ma l'argomento più pesante del suo articolo l'editorialista lo sfodera accostando gli autori del blitz ai mafiosi del sud Italia, affermando che si sarebbe trattato di "un blitz prepotente ed arrogante non diverso da quello che avrebbe potuto decidere una cosca di camorristi o 'ndranghetisti". 

Il sindaco di sindaco Egarter (che - dice Stella azzardando "porta la fascia tricoloro e rappresenta lo stato") e l'albergatore Erwin Lanzinger (che in estate ha ospitato il presidente Napolitaino) vengono severamente stigmatizzati per aver giustificato il blitz ed aver irriso gli ambientalisti. 

Stella conclude auspicando che il prossimo anno il presidente della Repubblica cambi montagne, dando un piccolo segnale per dire "le leggi vanno rispettate carissimi amici sudtirolesi, anche in val Pusteria".