Carcere di Bolzano: gli agenti sono in sciopero della fame
Il personale della Casa Circondariale di Bolzano è in agitazione. Una protesta dura, concernente l'autoreclusione all'interno della struttura e uno sciopero della fame a oltranza. Rosario Mingoia, assistente di polizia penitenziaria, esprime in poche, secche parole di cosa si tratta: “Stiamo manifestando per la mancanza di personale, in pratica non siamo nelle condizioni di mantenere la sicurezza, né per noi, né per i detenuti”. La richiesta di provvedimenti chiama direttemante in causa i dirigenti, secondo Mingoia finora inadeguati a tutelare il lavoro di chi è costretto a sostenere turni definiti massacranti. “Consideri che nel carcere sono presenti attualmente 120 detenuti, anche se talvolta arriviamo a 160. Siamo così obbligati a svolgere funzioni supplementari e ore di straordinario, visto che l'organico previsto sarebbe di 85 unità, ma a noi mancano almeno 30 assistenti. Aspettiamo da tempo che vengano presi provvedimenti al riguardo, finora però abbiamo ottenuto soltanto vaghe promesse”.
Intanto, sulla vicenda interviene anche Marco Galateo, rappresentante del Comitato di Cittadini per la Sicurezza di Bolzano, che stamani ha visitato il carcere. Questa la sua conclusione: "Vorremmo una presa di posizione di tutte le forze politiche, troppo silenziose sull'argomento. Chiedendo, tutti insieme, che venga ripristinato immediatamente il numero di agenti necessari per tornare in forza, 30 unità, anche con distaccamenti a Bolzano di personale in servizio nelle altre regioni. Ma presto, Natale arriva e anche loro hanno diritto a riabbracciare le famiglie".