La tragedia dell'amianto: tra truffe e inadempienze
L'uso dell'amianto in edilizia è fuori legge da più di 20 anni ma resta protagonista delle cronache. Anche di quelle locali: negli ultimi anni si è molto parlato del pericolo amianto (o asbesto) sia in occasione di ristrutturazioni edilizie di edifici pubblici contenenti questo metallo che a proposito della realizzazione di opere private in terreni contaminati.
Negli ultimi giorni però il tema è tornato d'attualità per altri due distinti motivi, legati non tanto alla pericolosità della sostanza, ma invece a comportamenti individuali, sociali e politici che invece che attenuare i timori e il disagio dei cittadini invece li accrescono.
LA TRUFFA
Ne è dimostrazione la cossidetta 'truffa nell'amianto', messa in piedi da alcuni legali che tra Nord e Centro Italia hanno speculato sulle legittime aspettative di lavoratori che per periodi più o meno lunghi hanno operato in aziende che facevano uso di amianto. La truffa consisteva in sostanza nella falsificazione della documentazione relativa ai periodi di esposizione alla sostanza nel corso dell'attività lavorativa. Pare che i legali, forse con l'appoggio di qualche sindacalista connivente, abbianto puntato a convincere il numero più alto possibile di lavoratori a fare ricorso per avere ulteriori maggiorazioni nella pensione rispetto a quelle legittime. E monetizzando subito l'operazione.
Insomma: truffe all'Inps e all'Inail. Quindi ancora una volta un danno nei confronti dei cittadini, con gli ex lavoratori manipolati.
L'indagine è in corso e coinvolge anche la procura di Bolzano, come a più riprese ha riferito il quotidiano Alto Adige.
IL REGISTRO FANTASMA
Il secondo tema che tristemente richiama responsabilità politiche, è quello del ritardo che la provincia di Bolzano ha fatto registrare nella realizzazione del Centro Operativo Regionale relativo al Registro Nazionale Mesoteliomi (n.d.r. il mesotelioma è, appunto, un tumore delle vie respiratorie dovuto all'inalazione di fibre d'amianto). Come ha riferito domenica 16 febbraio 2014 il quotidiano Corriere dell'Alto Adige, alla fine sono dovuti intervenire i carabinieri per imporre all'assessorato alla sanità della provincia Bolzano di attivare un proporio Registro Mesoteliomi.
È evidente a tutti l'importanza del registro, non solo a livello di prevenzione, ma anche e soprattutto per ricostruire in maniera oggettiva le tragiche vicende che anche nella nostra realtà locale hanno riguardato lavoratori ignari prima e magari poi consapevoli ma impotenti in merito ai rischi a cui andavano incontro.
Il registro naturalmente nel prossimo futuro avrà un ruolo fondamentale anche per supportare le indagini degli inquirenti relative all'operato di chi, odiosamente, ha approffittato della disperazione o della ingenuità dei lavoratori e delle loro famiglie.
È, questo, l'auspicio anche dei sindacalisti locali che si sono occupati delle tristi vicende dei lavoratori dell'amianto e che negli ultimi anni si sono ritrovanti anche a battagliare con colleghi che, a quanto pare, avevano altri obiettivi rispetto a quelli di salvaguardare i diritti ed il giusto interesse dei lavoratori.