Politik | L'intervista

“Siamo persone, non numeri”

Gara per l’affidamento del servizio ferroviario nel 2025, la Filt/Cgil in allarme. La segretaria Vettori: “La Provincia chiuderà le biglietterie per aprire Infopoint gestiti da STA, ma che ne sarà del personale?”.
Hinweis: Dies ist ein Partner-Artikel und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
  • Lo scenario: il 31 dicembre 2024 scadranno i contratti di servizio di trasporto pubblico ferroviario di competenza della Provincia autonoma di Bolzano con Trenitalia e SAD. L’amministrazione provinciale intende quindi procedere con una gara europea per il nuovo affidamento del servizio nel 2025. Ma cosa rischia il personale già operante in caso di un cambio di gestore? A sollevare preoccupazioni rispetto al destino dei dipendenti del settore è Marina Vettori, segretaria della categoria dei trasporti Filt/Cgil.

     

    SALTO: Segretaria Vettori, posto che verrà garantita l'applicazione delle clausole sociali in occasione dell'eventuale avvicendamento degli operatori, quali sono i vostri timori e quali rassicurazioni avete avuto dalla Provincia?

    Marina Vettori: Abbiamo avuto ben poche rassicurazioni in verità: la Provincia ci ha comunicato che verrà applicato il CCNL delle Attività Ferroviarie, ma si parla solo di accordo di primo livello mentre il secondo livello, che è quello che fa la differenza per i ferrovieri, viene garantito solo per un anno con la clausola sociale – atta appunto a tutelare i lavoratori interessati da un cambio di appalto. Siamo in particolare preoccupati per il personale delle biglietterie, si tratta di circa 20 persone che vanno incontro a un’incertezza lavorativa importante.

    Il personale delle biglietterie non è coinvolto nella procedura di gara, perciò la sorte di questi lavoratori resta un grande punto di domanda

    Nello specifico?

    La Provincia ha deciso di chiudere le biglietterie di Brunico, Merano, Bressanone, finora in carico a Trenitalia, per trasformarle in Infopoint gestiti da STA, società inhouse del dipartimento mobilità dell’amministrazione provinciale. Le biglietterie di Ora, Vipiteno e San Candido vengono invece chiuse in modo definitivo senza essere sostituite dagli Infopoint. Sa, in un territorio di dimensioni contenute come quello altoatesino la biglietteria non si limita spesso a vendere solo i titoli di viaggio ma fornisce anche assistenza ai passeggeri, fa accoglienza, aiuta a trasportare i bagagli, offre insomma un servizio prezioso. Il punto è che il personale delle biglietterie non è coinvolto nella procedura di gara, perciò la sorte di questi lavoratori resta un grande punto di domanda.

  • Marina Vettori, segretaria della categoria dei trasporti Filt/Cgil Foto: Marina Vettori

    Che situazione si troverà davanti, in sostanza, il personale delle biglietterie?

    Non credo che qualcuno rimarrà per strada, poiché è molto difficile che Trenitalia arrivi a licenziare. Molto probabilmente ai lavoratori verrà offerta un’altra collocazione, verosimilmente anche al di fuori del territorio provinciale e questi potrebbero scegliere di restare quindi con Trenitalia accettando di spostarsi. In ogni caso la Provincia ha fatto sapere che si confronterà con STA per capire se ci sono le condizioni per assorbire il personale di Trenitalia nella società inhouse.

    E come giudica questa eventuale prospettiva per gli addetti alla biglietteria?

    Il contratto (del commercio) che accorda STA è peggiorativo per il personale della biglietteria rispetto a quello che attualmente applica Trenitalia. Inoltre qualora questi dipendenti dovessero passare a un altro competitor perderebbero alcuni diritti acquisiti, fra le altre cose il contratto di STA prevede più ore di lavoro e meno ferie.

  • Cosa garantisce la Provincia al resto dei ferrovieri?

    Il passaggio – nel caso in cui entrasse in gioco un nuovo player con l’affidamento del 2025 – di tutto il personale in clausola sociale per un anno ad eccezione, come detto, della biglietteria poiché non compresa nella gara. L’ultima parola però spetta al lavoratore: se le nuove condizioni contrattuali dovessero infatti essere peggiorative rispetto a quelle attuali è difficile che questi accetti il passaggio al nuovo operatore. Cosa succederà a quel punto? Dobbiamo aspettarci il collasso del trasporto pubblico? Come farà il nuovo gestore a garantire infatti il servizio se manca il personale? Ricordiamoci che per formare un macchinista ci vuole un anno e mezzo, non è poco. 

    Il messaggio che passa è che si parla di numeri più che di persone, e questo non posso accettarlo, né come sindacalista né come lavoratrice di una di queste biglietterie che verranno definitivamente chiuse

    Quali richieste avete inoltrato all'amministrazione provinciale?

    Abbiamo chiesto di considerare l’ipotesi di un affidamento diretto ai player già esistenti, Trenitalia e SAD, ma se la Provincia avesse voluto intraprendere questa strada l’avrebbe già fatto. Il tempo per l’affidamento diretto scade il 23 dicembre, quindi appare evidente che manca la volontà di agire in questo senso e a noi sembra quasi di avere a che fare con un muro. Siamo molto preoccupati perché la situazione è piuttosto sconfortante. Il messaggio che passa è che si parla di numeri più che di persone, e questo non posso accettarlo, né come sindacalista né come lavoratrice di una di queste biglietterie che verranno definitivamente chiuse.