Chronik | Giornata mondiale

“Una legge contro il mobbing”

Violenza contro le donne, i sindacati chiedono una norma provinciale sul lavoro. Domenica la corsa a Bolzano. Unterberger: “Salvini non ha rimosso i commenti di odio”.
Donna
Foto: Pixabay

Una legge provinciale di contrasto al mobbing e misure di prevenzione dalle molestie. Lo chiedono i sindacati confederali altoatesini - Cgil/Agb, Sgb/Cisl e Uil/Sgk - in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che cade domenica 25 novembre e verrà celebrata a Bolzano con la corsa in partenza alle 10.30 sul Talvera davanti a Museion. Non mancano in questi giorni le iniziative di sensibilizzazione: il Comune capoluogo ha ricordato la panchina rossa collocata in piazza municipio, segno del sangue versato dalle donne uccise dagli uomini, e si moltiplicano appelli e interventi, di Caritas, Cna e partiti. Julia Unterberger, senatrice Svp, critica Salvini per non aver rimosso “i migliaia di commenti di odio e violenza” dal suo post a proposito delle tre studentesse che protestavano contro il governo.

 

Tutelare le donne sul lavoro

Le donne devono essere “libere dalla violenza nel lavoro”: lo pensano i coordinamenti femminili di Cgil, Cisl e Uil che aderiscono alla giornata. “Ricatti e soprusi subiti sul luogo di lavoro sono un fenomeno che esiste, ma è anche il più difficile da far emergere” affermano Doriana Pavanello, Donatella Califano e Monica Munari, portavoce dei tre coordinamenti, citando il report dell’Istat sull’argomento.

Secondo le sindacaliste la campagna #metoo ha contribuito a rompere il silenzio sui ricatti sessuali perpetrati in una parte del mondo del lavoro, ma bisogna far emergere il fenomeno ad ampio raggio. “I settori più colpiti – aggiungono Pavanello, Califano e Munari – riguardano ambiti in cui si riscontra una vasta presenza di lavoro femminile, come il settore amministrativo, del commercio e dei servizi. Lavorare sotto ricatto o nel timore di molestie fisiche oppure essere bersaglio di mobbing, spesso per aver detto no, provoca pesanti disagi all’integrità psicofisica di chi ne è vittima”. 

Cgil, Cisl, Uil chiedono quindi di applicare il protocollo contro le molestie siglato nel 2016 con Confindustria. Alla nuova giunta la richiesta ulteriore di varare una legge provinciale di contrasto al mobbing e di misure di prevenzione delle violenze inserite nei piani provinciali di parità.  “Invitiamo tutte le lavoratrici a denunciare le situazioni di violenza sul lavoro, perché il sindacato sarà al loro fianco per difenderne la dignità”, concludono le sindacaliste.

 

 

Caritas, corsi per gli uomini

Alla giornata aderiscono anche Caritas e Cna-Confederazione nazionale artigiani di Bolzano. “La violenza deve, ma soprattutto può, essere fermata” spiega Guido Osthoff, responsabile del servizio di consulenza dell’ente diocesano, che, ricorda, “offre gratuitamente un training per uomini che hanno avuto comportamenti violenti all’interno delle mura domestiche o che hanno messo in atto comportamenti di stalking”. La Cna invece partecipa con l’iniziativa #iocisono, un appello agli associati per aderire alla corsa cittadina organizzata dal Comune di Bolzano. 

 

Unterberger contro Salvini

Unterberger, parlamentare Svp, definisce la violenza sulle donne in Italia “una vera e propria piaga sociale”: “Questa ricorrenza è tutt’altro che una semplice ricorrenza. Ogni 72 ore una donna viene uccisa. I femminicidi sono solo la punta dell’iceberg in un Paese dove è ancora forte una cultura maschilista. Nei primi otto mesi dell’anno le forze di polizia hanno raccolto denunce per ben 10mila casi di maltrattamenti in famiglia, 8.500 di stalking, 3.000 di violenza sessuale”.

La politica, aggiunge, “deve essere sempre di esempio”. “Purtroppo - afferma - su questo fronte, gli atteggiamenti di alcuni membri del governo vanno in direzione opposta. È solo di qualche giorno fa il post del ministro dell’interno contro 3 studentesse che manifestavano contro il l’esecutivo, che ha dato il via a migliaia di commenti di odio e violenza sessista, tra cui l’augurio alle studentesse di fare la fine di Desirée Mariottini, la ragazza tragicamente morta a Roma dopo essere stata drogata e violentata. Quei commenti non sono stati cancellati dagli account del ministro, né lui ne ha preso pubblicamente le distanze”. 

 

 

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gorgias Sa., 24.11.2018 - 13:04

Il mobbing non è solo un problema per le donne e dovrebbe essere trattato distintamente da quello delle molestie sessuali.

Sa., 24.11.2018 - 13:04 Permalink