Politik | Provinciali 2013

Sciolta civica

Avete letto bene. Sciolta, non scelta. La campagna elettorale si macchia di fango. Se non di peggio.
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Foto: @ Oswald Stimpfl

Stoccata, anche se non proprio di fioretto, del commissario Pdl/Forza Italia Alessandro Bertoldi alla lista Scelta Civica. In un comunicato stampa accentato da una forte carica di sarcasmo, il giovane e irriverente commissario “azzurro” storpia volutamente il nome dei montiani (“Sciolta, non è un errore”) e se la prende in particolare con Alberto Pasquali – anni fa legato al partito in cui oggi milita Bertoldi.

“Coloro che sono politicamente ed anagraficamente più anziani di me – rincara la dose Bertoldi – ricordano che Pasquali, ad eccezione di una volta, sin dalla sua discesa in campo nel Partito Liberale Italiano non ha riscosso molti consensi. L'unica volta che Pasquali è stato eletto è stato quando si è candidato tra le file di Forza Italia, verso la quale dovrebbe oggi come allora nutrire forte riconoscenza e rispetto. Le piroette in politica ormai sono all'ordine del giorno, uno sport sempre più in voga. A queste persone consiglio il gioco del silenzio, perché ogni volta che parlano per l'elettore è un gioco al massacro. La gente è stufa di loro, sono sempre gli stessi vecchi arnesi, vuole rinnovamento”.

In realtà, a prescindere o meno dalla presenza di Pasquali, Lista Civica sta guadagnando ultimamente molta visibilità e consensi trasversali, dunque anche da quell'area di centrodestra (d'ispirazione più “moderata”) ormai stanca della leadership berlusconiana (come direbbe Bertoldi, un "vecchio arnese" di 77 anni). Non è improbabile dunque che questo attacco costituisca un segnale d'insicurezza.

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Enrico Lillo Mo., 26.08.2013 - 20:36

Sono certo che gli elettori sapranno fare le loro scelte. Saranno certamente civiche, certamente ponderate, certamente fondamentali per far capire a chi si metterà in gioco alle prossime consultazioni provinciali qual'è l'umore politico della cittadinanza che sarà chiamata a fare delle scelte appunto. Scegliere significa dare fiducia a delle persone che questa fiducia se la meritano, per il loro trascorso politico, professionale, di vita. Alle prossime elezioni, si stanno mettendo in gioco, tutta una serie di persone che hanno già dato dimostrazione delle propri qualità, della propria coerenza come della propria incoerenza, della propria capacità come della relativa incapacità. Ormai è molto difficile riuscire ad "imbrogliare" gli elettori affidandosi al cambio divisa, come se questa potesse in qualche modo restituire una verginità politica. Molti dei prossimi contendenti, sono già stati bocciati e riboccati dall'elettorato, molti hanno addirittura la faccia tosta di ripresentarsi dopo aver campato (bene) per anni grazie alla politica a fronte del nulla assoluto per impegno e attività istituzionale. Quindi credo che non ci sia proprio nulla da temere rispetto a queste formazioni eterogenee composte da persone che hanno già avuto modo di dimostrare il rispettivo valore e, se sono già state bocciate in altre occasioni non riuscendo quindi a ingannare gli elettori, non capisco proprio cosa hanno fatto di straordinario in questi anni per far ricredere coloro che li hanno già giudicati e bocciati.

Mo., 26.08.2013 - 20:36 Permalink