Politik | La manovra

Riforme e buonsenso

La senatrice Svp Julia Unterberger dopo l’informativa del ministro dell’Economia Tria sulla manovra di bilancio: “L’Italia non può permettersi nuovi debiti”.
Julia Unterberger
Foto: SVP

Oggi (28 novembre) il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha illustrato in Senato le “decisioni del governo in materia di bilancio”, dopo l’informativa richiesta dalle opposizioni a seguito della bocciatura da parte della Commissione europea della manovra finanziaria del governo Lega-5 stelle. Manovra che, ha detto il Ministro, è “moderatamente espansiva. Dopo la crisi del 2008 siamo ancora lontani da Pil e dalla disoccupazione di 10 anni fa: è aumentata in modo insopportabile l’area di povertà e disagio sociale e non è stato raggiunto l’obiettivo di riduzione del debito né il pareggio bilancio, non abbiamo avuto la stabilizzazione economica, sociale e della finanza pubblica”. 

Non fa sconti la senatrice Svp Julia Unterberger che dopo l'intervento di Tria dichiara: “Non è una questione di decimali, ma di impostazione complessiva della manovra. L’Italia ha prima bisogno di riforme che rendano più agile e snello il sistema, senza le quali non ci può essere alcuna crescita economica”.

La presidente del Gruppo per le Autonomie sostiene che “il conflitto con l’Europa ha portato l’Italia sull’orlo dell’isolamento internazionale, se si pensa che anche i Paesi di Visegrad si sono detti favorevoli alla procedura d’infrazione sulla legge di bilancio. Ma a preoccuparci non è solo la posizione dell’Europa, c’è la reazione dei mercati, che presto porterà a un aumento del costo dei nuovi mutui e a una difficoltà d’accesso al credito, come ha ammesso anche il Ministro dell’Economia. Inoltre, come ha sottolineato Bankitalia, l’aumento dello spread costerà 1 miliardo e mezzo in più di interessi per quest’anno e ben quattordici per i prossimi due. Tutto questo è la riprova della strategia fallimentare del governo”. 

Non è una questione di decimali, ma di impostazione complessiva della manovra. L’Italia ha prima bisogno di riforme che rendano più agile e snello il sistema, senza le quali non ci può essere alcuna crescita economica

Sono altre le cose che occorrono al Paese, sottolinea Unterberger: “Non è sufficiente spostare 3 miliardi di nuovo debito sugli investimenti. All’Italia servivano e servono riforme che semplifichino la burocrazia, rendano più efficace la giustizia e più semplice la vita delle imprese. Solo così gli investimenti possono generare sviluppo e crescita. Invece il governo preferisce fare il reddito di cittadinanza in un Paese dove non si combatte il lavoro nero e dove i centri per l’impiego sono sprovvisti di computer, di personale qualificato, di messa in Rete delle informazioni. La conseguenza sarà che il reddito di cittadinanza non aiuterà nessuno a trovare un lavoro e si limiterà ad essere una misura assistenzialistica”.

Infine l’appello: “Il governo abbandoni una manovra che poggia su una visione di respiro corto, che non guarda al futuro e che scarica il suo costo salato sulle prossime generazioni. L’Italia non può permettersi nuovi debiti, ma ha bisogno di una politica responsabile e di buonsenso”, così la senatrice della Volkspartei.