Il restyling di via Druso, vera sfida del piano urbano del traffico
Il restyling di via Druso è una vera e propria sfida sotto diversi punti di vista. La lunga arteria di Bolzano è una vera e propria aorta, di importanza per lo meno pari all'arginale. Una sorta di spina dorsale del traffico interno, nonché d'ingresso e d'uscita dalla città.
L'obiettivo (ambizioso) del comune è quello di trasformare via Druso in un'arteria principale di concezione 2.0.
Quali gli ingredienti della complessa operazione? Tutti basati un principio di fondo: scoraggiare il traffico privato motorizzato.
Quali gli strumenti previsti? Corsie preferenziali per il trasporto pubblico, ciclabili, verde ad hoc, riduzione del numero delle corsie e accesso meno agevole per le auto (semaforo lungo alla rotonda del bivio per Merano).
La lunghezza di via Druso, 3 chilometri e mezzo, e la diversa natura dei suo tronconi rende particolarmente complessa l'operazione che, però, a quanto pare prenderà il via nel prossimo mese di marzo 2014.
A sollecitare l'inizio dei lavori è stato il metrobus di Widmann, a lungo sognato su rotaia, ma poi molto banalmente ed economicamente ricondotto ad un autobus autosnodato, ancora una volta alimentato a gasolio. L'ex assessore provinciale si è confrontato con gli amministratori ed i cittadini dell'Oltradige, si è guardato bene dal presentare l'opera alle migliaia di cittadini che vivono in via Druso e ha quindi realizzato la corsia preferenziale fino alla rotonda di via Merano, passando quindi la palla al comune di Bolzano.
Da un sogno all'altro. Il comune capoluogo ha predisposto progetto davvero ambizioso, concepito per incentivare il trasporto pubblico. Tradotto: corsie preferenziali bidirezionali dove possibile in base alla larghezza della sede stradale. E cioè dall'incrocio di via Druso con via Sorrento / via Capri fino a Ponte Druso. Poi ancora: ciclabile bidirezionale ovunque.
Per via Druso è una vera e propria rivoluzione, in merito alla quale la consapevolezza dei cittadini è al momento relativa, dato che il comune non ha sondato più di tanto le esigenze dei residenti prima di predisporre il suo progetto che nei giorni scorsi ha avuto il via libera della commissione competente, su sollecitazione degli assessori competenti Peintner Kofler (viabilità) e Gallo (lavori pubblici).
Per 'rimediare' a ciò il progetto approvato verrà presentato ufficialmente attraverso un'assemblea pubblica (mercoledì 29 gennaio, ore 20, sala Anna Frank in via Mendola) che si preannuncia molto animata e che vedrà coinvolti i cittadini residenti nel primo lotto dove verranno avviati i lavori a partire da marzo 2014, pare. Si tratta del tratto di via Druso che va dall'incrocio con via Mendola a quello con via Sorrento / via Capri.
Sono 700 metri densamente abitati quasi solo sul lato, mentre la ciclabile sarà posizionata sull'altro lato. Nel tratto di strada verrà realizzata la corsia preferenziale per gli autobus solo in entrata da sud e verranno riposizionate e finalmente sistemate le fermate degli autobus attualmente posizionate davanti ai ruderi indecenti all'ex cantina Lageder, dove attualmente si fermano tutti gli autobus del trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Dai quali ogni mattina si riversano in via Sorrento migliaia di studenti delle scuole tecniche di lingua tedesca Max Valier.
Al di là del fatto che il restyling dovrà sacrificare gli ultimi pioppi rimasti e diversi posti auto, le incognite per i residenti sono due: dopo i lavori il traffico sarà effettivamente più scorrevole e, soprattutto, diminuirà?
La cosa è tutta da dimostrare, a detta dei residenti.
E intanto gli abitanti del tratto di strada adiacente, tra l'incrocio con via Sorrento / via Capri e quello con via Palermo, osservano preoccupati la situazione e si preparano a dare battaglia. Nel loro settore della via Druso la (pare) prevista realizzazione della corsia preferenziale per gli autobus nella doppia direzione comporterebbe grandissimi sacrifici, soprattutto in termini di parcheggi per abitazione e per le attività commerciali, essendo stati costruiti gli edifici - in quella zona - senza prevedere il giusto numero di posti macchina interni o interrati.
Il gioco dunque si fa duro per quanto riguarda la sfida del piano urbano del traffico. Ed i risultati alla fine saranno soddisfacenti per tutti solo se l'amministrazione ed i cittadini residenti riusciranno nella difficile operazione, visti i tempi, di mettere d'accordo gli interessi dei singoli e quelli della comunità cittadina.
Torneremo a parlarne senz'altro.