PD: dove sono le donne?
Nelle ultime settimane la macchina del Partito Democratico ha concentrato la propria attenzione sul programma, facendo però alcune scelte di fondo per quanto riguarda le candidature: botte di ferro per gli assessori uscenti Bizzo e Tommasini e riserva del 50% in lista per quanto riguarda i posti per le donne. Per gli assessori uscenti ok, ma... quali saranno queste donne? Nebbia fitta.
La contraddizione è palese e mercoledì 29, quando il PD ha presentato a Bolzano il suo progetto politico per le provinciali a prendere la parola sono stati solo il vicesegretario Costa e Christian Tommasini. Due uomini. La vicesegretaria Daniela Rossi era assente giustificata e la capogruppo in consiglio comunale a Bolzano Franca Berti non ha aperto bocca. Luisa Gnecchi? È a Roma, immersa nella difficile gestione parlamentare nelle larghe intese che la vedono forzatamente al governo insieme a Michaela Biancofiore.
Dunque le donne in lista ci saranno, ma i nomi sono top secret. O, meglio - ci ha assicurato Franca Berti dopo la conferenza stampa “la parte femminile sta lavorando per identificare delle figure da candidare anche e soprattutto in relazione al programma, che viene per primo”. Sì, viene per primo, ma solo per le donne a quando pare. Su questo aspetto l’imbarazzo di Franca Berti è evidente, anche se si affretta a dire che Bizzo e Tommasini andavano sicuramente ricandidati, ma che poi tutto “dipenderà dalla maturità degli elettori”. Chi ha orecchie per intendere intenda, insomma.
La Berti dal canto suo non nasconde le sue perplessità sul concetto delle quote rosa: “ho le mie perplessità, ma purtroppo le devo condividere”. Rincarando subito la dose: “non deve essere però la rappresentanza del panda”.
Insistendo abbiamo appreso finalmente che la partita in lista sarà tutto concentra nei primi quattro posti, con la presenza inevitabile nelle prime due caselle di un uomo under 40 ed un over (i due assessori uscenti), ed al terzo posto una donna under 40 ed una “over” (caselle vuote).
I tempi per riempire quei due spazi vuoti? No comment: “chiedete al segretario...”.
.. dove sono le donne?
Le donne stanno nella "Quote" e artigiani del settore si sono dati da fare e li stanno scolpendo, di una legna speciale, resistente e morbida nello stesso momento, elegante e pieno di spigoli, belle ma cattive assai.
Stanno arrivando, come al concorso "Miss Italia" a centinaia, tutte con la stessa faccia, lo stesso seno e le gambe lunghe e dritte come i binari. Dio le ha creato tutte diverse, la moda le fa tutte uguali. Sará difficile decidersi fra una o l'altra, se tutte ti guardano con lo stesso sorriso, le labbra gonfiate e camminando con le gambe incrociate.
Io per andare al sicuro sceglierá un uomo, cosí non ho l'imbarazzo della scelta e le donne me li guarderó poi in giunta. Se valgono, li voteró la prossima volta.
Leadership e visione non vanno a braccetto con logiche di quote
Appena un partito - o pìu precisamente: i suoi sempre uguali vertici il cui operato strategico è visibilmente guidato dalla paura di perdere il proprio prestigio e le rispettive poltrone - non riesce più a cogliere la palla al balzo quando l´occasione per un rinnovamento profondo - top-down come si suol dire - che di certo non si può imporre a colpi di quote rosa o azzurrine gli si presenta su un piatto un piatto d´argento, non deve poi meravigliarsi di andare così dritto verso il proprio disfacimento. Ma forse è meglio che per effetto di questo autolesionismo incosciente e strisiciante, ma pur sempre oculatamente studiato e preparato a tavolino esso finisca col farsi da parte da solo per poi lasciar spazio a qualcosa di possibilmente più in linea con le esigenze concrete della realtà quotidiana, traguardo presumibilmente agognato da molti, ma di certo non facile da raggiungersi senza troppi strappi.