Politik | Indipendenza virtuale

Veneto: i voti ci sono, ma vengono anche dal Cile

Chi ha votato realmente al referendum per l’indipendenza veneta? Due milioni di persone oppure solo 150mila? Una consultazione acclamata come prova dell’avvento della democrazia digitale ne dimostra anche i limiti.

Tutto è virtuale nel mondo virtuale. O come si potrebbe anche dire: tutto e il suo contrario, tutto è il suo contrario. Capita così che un referendum – ma essendo “virtuale”, cioè eseguito in rete e senza la pur minima valenza istituzionale, si tratta più realisticamente di un sondaggio – si concluda permettendo valutazioni diametralmente opposte. Ci sono gli organizzatori, che esultano per aver portato al voto due milioni di persone, quasi tutte a favore dell’indipendenza della nazione (ovviamente virtuale) veneta; e poi ci sono i denigratori, che dimostrano, o comunque pensano di dimostrare analizzando i server di provenienza dei votanti, come a un tale referendum si potesse partecipare facendo affluire click dal Cile, dalla Spagna, dalla Germania… Per fare solo un esempio: l’11,4% dei votanti arriva da Padova, ma il 10,9% da Santiago del Cile. E dunque in sintesi: hanno votato davvero 2 milioni di persone, oppure questa somma si deve al funambolismo tecnologico di 150mila invasati?

Dove sta la verità, in casi come questi? Ma soprattutto: ha ancora senso chiederselo? Quale attendibilità può avere una consultazione che permette stime tanto diverse?

Come è stato dimostrato a suo tempo  anche a proposito del referendum (pardon: sondaggio) organizzato da Süd-Tiroler Freiheit, il limite di queste consultazioni risiede da un lato nella trasparenza dei metodi di controllo, dall’altro nella parzialità, ovvero nel fortissimo contenuto ideologico tradotto in termini di decisioni plebiscitarie. Un cocktail esplosivo, che finora può solo dar luogo a una guerra dei numeri. Virtuale quanto si vuole, ma estremamente (e realmente) dannosa per la credibilità degli stessi metodi con i quali si vorrebbe accrescere la partecipazione democratica.