Kultur | SALTO afternoon

"Hai della musica nella pancia"

Un motto di spirito, un sogno, un capolavoro. A Transart "Music in the Belly/Musik im Bauch" di Karlheinz Stockhausen.
A Transart "Music in the Belly/Musik im Bauch"
Foto: Festival Transart
  • “Hai della musica nella pancia” disse Karlheinz Stockhausen alla figlia Julika a commento dei rumori che provenivano dal suo stomaco, facendo sorridere la bambina di 2 anni.  A distanza di 7 anni questo episodio fu l’ispirazione per Music in the Belly/Musik im Bauch, quando il compositore ebbe una visione onirica dell'opera completa, basata sui ricordi di questa sua battuta. Era il 1975.

  • Les Percussions de Strasbourg: ripropongono Musik im Bauch a quasi 50 anni dalla loro prima esecuzione Foto: Festival Transart
  • "Music in the Belly/Musik im Bauch"  è tra opere più "rituali" di Stockhausen. Fu composta per "Les percussions de Strasbourg". Ai musicisti viene chiesto di essere dei performer, di muoversi sulla scena, indossare costumi. Non vi è un libretto, la strumentazione originale prevede marimba, piastre metalliche le cui sonorità rimandano ai gong, glockenspiel e crotali. 
    Il materiale musicale indicato è limitato a 3 melodie ispirate a segni zodiacali, scelte liberamente dagli interpreti tra le 12 che Stockhausen compose per 12 carillon meccanici dandogli titolo "Tierkreis". Sono melodie elaborate dal compositore a seguito delle sue impressioni e ricerche sui tratti della personalità propri dei diversi segni zodiacali. 
    Tra le indicazioni sceniche contenute nella partitura  di Music in the Belly/Musik im Bauch troviamo ad esempio che per i primi 7 minuti “la marimba esegue una delle 3 melodie nell’arco della composizione”,  e per gli ultimi 5 minuti ”i percussionisti lasciano il palco e i 3 carillon TIERKREIS suonano da soli”.

  • Dal manichino vengono estratti i 3 carillon che porteranno a compimento l'opera Foto: Festival Transart
  • A quasi 50 anni di distanza  dalla prima esecuzione avvenuta al Festival de Royan nel marzo del 1975, al Teatro Studio di Bolzano “Les percussions de Strasbourg” hanno riproposto per Transart il capolavoro di Stockhausen, nella nuova interpretazione  e messa in scena a firma di Simon Steen-Andersen.
    La scena si caratterizzava per un uso sapiente delle luci, una sorta di controcanto ai suoni potente e affascinante. Una marimba, suonata attraverso un argano che a comando lascia cadere ritte le mazze sullo strumento, 3 vibrafoni suonati anche con l’archetto, e un set di piastre metalliche facevano da cornice al palco, al centro del quale scendeva ad un tratto un manichino. A completare la strumentazione una trottola e 3 xilofoni-giocattolo. La musica pareva provenire da un altro mondo, ineluttabile, avvolgente nella sua apparente semplicità. 

  • Les Percussions de Strasbourg: anche ottimi performer Foto: Festival Transart
  • Ottimi gli interpreti, capaci di trasformare in straordinaria forma musicale anche la lunga scena percussiva della fustigazione del manichino, al termine della quale venivano estratti i 3 carillon e posizionati verso il pubblico. Come previsto dal compositore,  i performer infine lasciavano il palco e i tre carillon portavano a compimento l’opera, moderna rappresentazione di un'antica pratica rituale.
    Battimani insistenti hanno salutato tutti i protagonisti di questa nuova riuscita versione di un’opera frutto di genialità.

  • Si conclude questa sera il festival Transart con lo spettacolo "Monkey off My Back or the Cat’s Meow", ormai sold out, alla fiera di Bolzano.

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M A Do., 28.09.2023 - 13:17

Wer sinnvolle Regelungen aufstellt und entsprechende Kontrollmechanismen entwickelt, muss sich nicht mit Sanierung von Schwarzbauten und condoni herumschlagen...

Do., 28.09.2023 - 13:17 Permalink
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Josef Ruffa Do., 28.09.2023 - 13:51

Condono ... ein Wort, dass kein öffentlicher Verwalter verwenden dürfte.

Condono = dono für den Säumigen und Last (weil es den öffentlichen Haushalt betrifft) für den KORREKT STEUERZAHLENDEN BÜRGER.
Der korrekt zahlende Bürger bekommt für sein mustergültiges Verhalten nie einen dono!

Schulden gegenüber Staat und öffentlicher Hand müssen immer beglichen werden, hier darf es keine Abweichungen geben.

Immer wieder bastelt man an der italienischen Verfassung, ... wenn schon der Drang an Veränderung derselben so groß ist, sollte ein Condonoverbot in der Verfassung festgehalten werden.

Do., 28.09.2023 - 13:51 Permalink