Politik | Elezioni provinciali

La sfida del PD: dall'autonomia all'autogoverno

Il progetto politico del Partito Democratico prevede il passaggio da una concezione "difensiva" dell'autonomia ad un autogoverno forte e solidale. Per le candidature confermati in testa di lista Tommasini e Bizzo.
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Foto: Anna Shvets Anna Shvets / Pexels

La nuova parola d’ordine del PD è “autogoverno” e la metafora che va per la maggiore è quella del “mare aperto in cui comunque occorre navigare”. 
Il vicesegratario Carlo Costa, l’assessore provinciale Christian Tommasini e la capogruppo nel consiglio comunale di Bolzano Franca Berti hanno presentato un documento del Partito Democratico in cui viene delineata una “trasformazione dell’autonomia” declinata in 7 punti programmatici per le prossime elezioni provinciali.
Dopo le polemiche legate al “non ci sto” di Luigi Spagnolli il partito dunque andrà da solo alle elezioni, proponendo però “una piattaforma di discussione aperta a tutti il centrosinistra” e spingendo l’Alto Adige verso il passaggio epocale - testuali parole di Tommasini -  da  “autonomia difensiva ad autogoverno forte”. 
Al sindaco Spagnolli che recentemente aveva accusato il PD di aver scelto un profilo troppo basso per poter ottenere un buon risultato alle elezioni provinciali, Tommasini ribatte indirettamente ma con parole chiare: “vogliamo essere molto più determinanti sia numericamente che politicamente”. 
Dal canto suo il vicesegretario Costa cerca di mettere una pietra sopra anche alle voci in merito al vivace dibattito che si sarebbe sviluppato nel PD altoatesino dopo le vicissitudini romane ed il “niet” di Spagnolli. Anche in questo caso il messaggio è chiaro, per lo meno per quanto riguarda il programma presentato: “il partito è molto compatto ed documento approvato all’unanimità”. 
La campagna elettorale sarà nulla e ci sarà ancora spazio per i colpi di scena. Una serie di nodi sono poi ancora da sciogliere, come quello delle candidature “femminili”. Ma intanto alcune priorità sono fissate. 

Dall’autonomia all’autogoverno
Il vicesegretario del partito Carlo Costa ha parlato stamane dell’autonomia altoatesina come di un “esempio compiuto di governo delle competenze che necessita però ora di un cambio di passo prefigurando le autonomie speciali del futuro”.
Costa ha detto di ritenere probabile il non ottenimento della maggioranza assoluta da parte della SVP e che quindi per forza di cose si aprirà uno scenario diverso e nuovo per la politica altoatesina. 
Il Partito Democratico ha scelto di concentrare le sue forze su un progetto di cambiamento in grado di “veicolare scelte efficaci”, un programma elaborato “prima in gruppi di lavoro con amministratori e dirigenti di partito e poi fatto circolare nei circoli territoriali per ottenere suggerimenti sulle scelte cardine”. 

Le candidature
In merito alle candidature il PD oggi ha ribadito la propria scelta di consolidare  il rinnovamento avviato 5 anni fa, rilanciando verso il secondo mandato i consiglieri ed assessori uscenti Bizzo e Tommasini, rimarcando il fatto che quest’ultimo è anche in quota “under 40”. Il coraggio non manca: in tempo di grandi sbandamenti, incertezze ed antipolitica la scelta - indubbiamente coraggiosa se non azzardata - è per una continuità che si poggi sulla speranza di un giudizio positivo degli elettori su quanto fatto. 
Per il resto nella lista dei candidati per le provinciali il partito ha confermato la decisione di presentare una metà di giovani, appunto sotto i quarant’anni di età, e di donne. Senza dimenticare un’apertura di fondo non solo a tutti i gruppi etnici “storici” ma anche ai “nuovi cittadini”.  

I punti del programma
Nel programma del PD si rimarca il fatto che va scongiurata la visione dell’autonomia come elemento di privilegio, a più riprese manifestatasi a livello nazionale negli ultimi mesi. Come fare? Richiedendo il trasferimento di ulteriori competenze, realizzando l’indipendenza finanziaria ma tutto questo in un’ottica di un vero federalismo solidale. 
Per quanto riguarda la tematica del lavoro il partito intende investire per così dire nella “prevenzione”, dopo aver considerato che l’Alto Adige finora è risultato meno aggredito dalla crisi rispetto ad altri territori. Dunque formazione e, soprattutto, scuola trilingue su tutto il territorio, superando gli eventuali “mal di pancia” della SVP.
Tra gli altri temi presenti nel programma del PD per le provinciali in primo piano ci sono ancora i giovani, con l’intenzione di sostenerli attraverso innovazione, ricerca e sviluppo, e poi il welfare con il sostegno alle nuove famiglie, le pari opportunità ed il lavoro femminile. Ed un’opportuna razionalizzazione del sistema sanitario provinciale, migliorando la qualità dei servizi ma anche tenendo presenti le esigenze dei più svantaggiati e degli ultimi. 
Nel programma del PD trova spazio anche la salvaguardia dell’ambiente e la gestione del territorio, con il sostegno alla green economy ed il “superamento dell’empasse relativa alla gestione dell’energia, attraverso un sistema più coerente e funzionale alle esigenze dei cittadini e delle realtà territoriali. 
E ultima, ma non per importanza, fa capolino anche l’etica pubblica, con la proposta di “presentare un disegno di legge provinciale che promuova condizioni e norme di riferimento”. 

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Sebastian Felderer Mi., 29.05.2013 - 18:14

Se ho capito bene, il PD é consapevole del fatto che un autogoverno solido e attivo consiste in una coalizione altrettanto solida e compensativa. Cioé il PD dovrebbe aumentare nella sua forza almeno in proporzione all'evidente declino della SVP.

Mi., 29.05.2013 - 18:14 Permalink
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Sergio Sette Mi., 29.05.2013 - 20:12

Scritto così sembra molto generico, un po' marketing. L'unica affermazione "forte" è quella sulla scuola che mi auguro non sia una semplice boutade. Sarebbe la prima volta che il PD su questioni di questo tipo avrebbe il coraggio di contrapporsi alla SVP.
Degno di nota (e nella migliore tradizione DC ) la parte che riguarda la riconferma dei candidati. "Continuità nel rinnovamento" è geniale, degna delle "parallele convergenti". E Tommasini in quota ober 40...vabbé ...

Mi., 29.05.2013 - 20:12 Permalink