Politica | Deleghe

“Un altro affondo alla comunità italiana”

Mini-rimpasto delle competenze in giunta, c'è il via libera del consiglio provinciale: Infrastrutture a Mussner e Patrimonio a Tommasini. Urzì: “E il Pd tace”.

Ha fatto discutere, ieri (2 marzo) in consiglio provinciale, la questione relativa alla redistribuzione delle deleghe proposta dal governatore del’Alto Adige Arno Kompatscher. Lo scambio di competenze riguarda nello specifico l’assessore Christian Tommasini che assumerà le competenze del Patrimonio, in sinergia con quelle già detenute su opere edili e loro manutenzione; e l’assessore Florian Mussner a cui sarà affidato il settore delle infrastrutture. Fra le critiche sollevate contro il provvedimento - approvato con 15 sì, 12 no e una astensione - quella di Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore): “Contando sull’effetto sorpresa la giunta ha portato in aula un ordine del giorno suppletivo con cui l’assessore Tommasini viene alleggerito di ruolo politico e di rappresentanza. Le infrastrutture sulle grandi opere di ordine stradale scivolano così nelle mani dell’assessore Mussner e all’unico esponente di lingua italiana rimangono in mano solo le briciole”.

E ancora: così “il Pd rimane quasi nudo. In mano all’unico assessore di lingua italiana rimangono oltre al patrimonio altre competenze ‘non politiche”’ ma ‘di custodia’ come ‘catasto e libro fondiario’, la residua edilizia e le cooperative (l’unica competenza veramente politica) e le competenze obbligatorie come quelle ‘etniche’ su scuola e cultura”. Inspiegabile, prosegue l’esponente di Alto Adige nel cuore, il silenzio con cui il Pd abbia accettato questa “spoliazione senza fiatare, anzi quasi ringraziando…Un ennesimo atto di debolezza del Partito democratico che a nemmeno due anni dall’inizio della legislatura perde nei fatti la competenza più importante che le era stata assegnata. Una tristezza infinita non perché la perda il Pd ma la comunità italiana”.

Propositivo, al contrario, Tommasini secondo cui la realizzazione di varie opere, fra cui la circonvallazione di Bolzano, sarà più facile se assegnata a chi detiene servizio strade e mobilità. “Con l'accorpamento dei settori edilizia abitativa, lavori pubblici e patrimonio in un unico assessorato - chiarisce il vicepresidente della Provincia - possiamo riuscire a creare e sviluppare una sinergia utile non solo alla pubblica amministrazione, ma anche ai cittadini e al mondo economico altoatesino”. Riguardo il Patrimonio, invece, Tommasini precisa: “non si tratta solo della gestione ‘ragioneristica’, come detto da Urzì, dei 4 miliardi di patrimonio pubblico, ma anche di investire su questo fronte”. In tal senso, osserva l’assessore, occorre ricordare, inoltre, che due terzi di tale patrimonio sono nel capoluogo, dove nei prossimi anni si aprirà uno dei più grandi cantieri, quello dell’ospedale di Bolzano, i cui costi sono stimati in 630 milioni lungo 10 anni, senza contare poi l’areale di Bolzano e il polo bibliotecario. “Perciò con Mussner e Kompatscher è stata ragionata e condivisa questa proposta, che è tecnica, sensata e funzionale, e che migliorerà il funzionamento dell’amministrazione”, conclude l’esponente del Pd.