Niente contributi per la manutenzione?

Alleanza per Merano, Civica e SVP hanno recentemente stralciato dal piano paesaggistico comunale i percorsi di interesse storico – culturale, le rogge e i “sentieri d’acqua” (Waalwege). La conseguenza di questo atto? Secondo i Verdi meranesi, è la perdita da parte dei proprietari dei contributi pubblici loro dovuti per la manutenzione. I Verdi si appellano ora al governo provinciale.
Lo sfondo della vicenda: a maggio i consiglieri comunali di Alleanza, Civica e SVP hanno precipitosamente stralciato dal piano di tutela paesaggistica della città di Merano i percorsi di interesse storico – culturale, le rogge e i cosiddetti “sentieri d’acqua” (Waalwege). La motivazione: prendere tempo per riesaminarli uno per uno e, se necessario, deciderne soltanto in un secondo momento la loro inclusione nel piano di tutela paesaggistica della città.
“Non vi è stata sino ad ora – afferma il consigliere Johannes Ortner in una nota – una determina o una decisione ufficiale in merito da parte dell’Amministrazione comunale di Merano”. È cosa nota, osservano i Verdi, che la revisione di uno strumento urbanistico così importante, quale è il piano paesaggistico, talvolta richiede anche un intero mandato politico per essere elaborato e approvato. Preoccupa dunque questo silenzio e preoccupa anche il respingimento di tutte e sei le opposizioni presentate da cittadini/e e organizzazioni contro lo stralcio dei sentieri e dei canali deliberato con l’atto n. 176 della Giunta comunale del 20 giugno ultimo scorso.
"Alleanza, Civica e SVP con questo atto hanno purtroppo determinato anche la possibilità che i proprietari di tutti questi sentieri e vie d’acqua perdano in futuro i contributi che la mano pubblica concede loro per la conservazione di questi elementi paesaggistici, culturalmente e storicamente importanti", evidenzia Madeleine Rohrer, portavoce degli ambientalisti in consiglio comunale. Le norme di attuazione del piano paesaggistico, infatti, recita: “L’Amministrazione provinciale provvede a conservare i diritti d’acqua, concede contributi per opere di manutenzione ai canali e dispone se necessario l’esecuzione dei relativi lavori”. Senza una voce nel piano paesaggistico che riconosca ufficialmente questi sentieri e questi canali, secondo Rohrer non sussiste la base giuridica fondamentale perché si possano erogare contributi. E senza questi ultimi, toccherà ai soli proprietari per i prossimi anni sostenere da soli i costi di manutenzione.
I Verdi di Merano ora sperano che il governo provinciale sostenga i proprietari e i residenti nell’ottenere comunque i loro diritti. La palla ora, dunque, passa nelle mani della Provincia: a lei valutare la disposizione assunta dal comune di Merano, a lei prendere una decisione definitiva sul piano di tutela paesaggistica meranese.