Mi ritrovai per una selva oscura ...
L'autore di fumetti, illustratore, disegnatore, pittore (una delle sue ultime opere in ordine cronologico sono i disegni per il film su Pinocchio di Enzo d'Alò) conosciuto per i suoi colori sgargianti, di rara intensità e forza (e mi ricordo di come qualche anno fa nell'ambito di un'edizione di Festivaletteratura "narrava" dei suoi rossi intensi) questa volta – e come, a dire il vero, aveva già fatto con i disegni della fiaba Hänsel e Gretel - lavora con le tonalità e sfumature di nero. Quello che può sembrare un controsenso è invece un continuo sperimentare e sperimentarsi. Nuove tecniche che sono anche segno di nuovi orizzonti.
Un insieme onirico, fatto di paesaggi interiori e luoghi mentali. Foreste, boschi, forme aggrovigliate, cantine, mostri e gabbie. Mattotti dà forma a stati d'animo, fantasmi (quasi archetipi) e paure che albergano in ognuno di noi (inconsciamente o meno). È anche un po' un'esplosione. Ma non tutto è angosciante, tenebroso e opprimente. Il buio è fitto, ma non mancano gli spiragli, i punti in cui la giungla si dirada.
E scopriamo la forza (diretta, immediata) e la varietà del nero (o delle tonalità di nero).
Le tavole esposte sono gli originali di disegni che sono andati a formare un prezioso cofanetto a cura di Logos Edizioni. E qui una piccola nota dolente, perché per quanto di ottima fattura e qualità, nel libro la forza e le sfumature si perdono un pochino. Assieme a "Oltremai" attualmente in libreria ci sono altre quattro opere di Mattotti.
Non mi resta che augurare buona avventura (quella dei cavalieri)!