Ambiente | Fonti rinnovabili

Südtirol: O paese do sole?

Per il resto d'Italia l'Alto Adige è profondo nord. Eppure per l'Eurac in provincia di Bolzano il potenziale per aumentare il fotovoltaico è ancora molto alto.

A parlare è uno studio dell'Accademia Europea che valuta gli obiettivi del Piano Clima Energia Alto Adige 2050
A differenza di quanto avviene per altre fonti rinnovabili le installazioni fotovoltaiche al momento forniscono solo 230 dei 600 megawatt potenziali

Dove intervenire per recuperare il terreno? Soprattutto sugli edifici residenziali più idonei, ma anche sfruttando le superfici dei complessi industriali ed altre infrastrutture come ferrovie e barriere paravalanghe. Ma si parla anche di installazioni più futuribili e creative, come isole fotovoltaiche galleggianti sui laghi.

Per studiare il potenziale fotovoltaico dell’Alto Adige sono state misurate le radiazioni solari utilizzando dati satellitari di ultima generazione. Risultato: la radiazione solare che si registra in alcune aree della provincia è paragonabile a quella delle regioni più soleggiate d’Europa

Ecco alcuni esempi in merito al grande potenzialità di sviluppo del fotovoltaico in Alto Adige. 

1) I 600 megawatt di potenza installata possono essere raggiunti utilizzando solo la metà dei tetti dei centri urbani altoatesini più idonei a sfruttare l’energia solare.
2) Utilizzando l’uno per cento della superficie del lago di Resia per isole fotovoltaiche galleggianti si produrrebbe energia sufficiente a coprire il fabbisogno di 2000 famiglie.
3) Se coperte di moduli fotovoltaicile le stazioni ferroviarie della provincia supererebbero la potenza installata oggi in tutto il comune di Merano. 

L’utilizzo razionale degli spazi per il fotovoltaico introduce un altro concetto importante in termini di sviluppo energetico: la possibilità di produrre energia dove e quando viene consumata. Lo studio dell'Eurac ha reso noto che per esempio le facciate dei grandi edifici del settore terziario potrebbero produrre energia nelle ore centrali della giornata, le stesse ore in cui gli uffici devono essere climatizzati e i computer sono accesi.

La tecnologia del fotovoltaico è ancora costosa e va valutato attentamente l’impatto ambientale, ma i numeri fanno capire che vale la pena pensarci”, ha concluso David Moser, il ricercatore EURAC che ha coordinato lo studio.