Foto: Facebook/Roberto Calderoli
Politics | Autonomiegesetz
"E` una giornata storica"
Die Diskussion um Roberto Calderolis Forderung nach Erweiterung der Autonomie für alle Regionen zieht immer weitere Kreise. Zu denen, die den Vorschlag des Regionenministers ablehnen, gehört der Unternehmerverband Confindustria. Dessen Präsident Carlo Bonomi winkt ab:. "No all autonomia che divide l´Italia."
Calderoli antwortet umgehend und stellt klar: nicht der Industriellenverband sei gegen mehr Autonomie, sondern nur dessen Vorsitzender Bonomi. Der wiederum erhält ungewohnte Schützenhilfe aus den Reihen des Partito Democratico. Deborah Serracchiani, Fraktionsvorsitzende in der Kammer und Ex-Präsidentin der autonomen Region Friaul-Julisch Venetien winkt ab: "Hanno ragione gli imprenditori. Così aumenta il divario Nord-Sud. Noi siamo per una riforma che desse maggiore efficienza ai servizi della pubblica amministrazione, Questa invece fossilizza e aumenta il divario tra nord e centro-sud. E presenta un rischio che gli industriali italiani conoscono bene: ogni volta che il centro e il sud si allontanano dal nord, si allontanano dall' Europa. Per evitarlo, tutto il paese deve correre veloce. Quella di Calderoli è una riforma à la carte, con un impianto superato. Non tiene conto di passaggi epocali come la pandemia o la guerra che ci circondano. Alcune competenze devono rimanere nelle mani dello stato". PD-Fraktionschefin Serracchiani unterstützt Bonomis Forderung: "Per competere con i grandi player internazionale serve un paese unito."
Ministerpräsidentin Giorgia Meloni kontert die immer lauteren Forderungen nach mehr Autonomie mit einem Gegenvorschlag, den sie als "madre di tutte le riforme" anpreist und der im Regierungsprogramm vorgesehen ist: die Umwandlung Italiens in eine präsidentielle Republik, in der nach französischen Vorbild der Staatspräsident direkt vom Volke gewählt und mit entsprechenden Vollmachten ausgestattet werden soll. Lega-Chef Matteo Salvini dagegen pocht mit Blick auf die bevorstehenden Regionalwahlen in seiner Heimatregion Lombardei auf das Modell der autonomia differenziata. Beide Parteien müssen beim bevorstehenden Wahlgang Stimmenverluste befürchten.
Inmitten all dieser Polemiken geschieht am Donnerstag in kleines Wunder: der Gesetzentwurf über die autonomia differenziata wird vom Ministerrat genehmigt - für die Lega Anlass zu Genugtuung. Venetiens Präsident Luca Zaia:" E´una giornata storica."
Der Corriere della Sera dazu: "Quasi secessione secondo le opposizioni già sulle barricate o valorizzazione dei territori per la destra di governo con molte perplessità dei Fratelli d' Italia. Ma Giorgia Meloni - "Ii mio cuore batte dal lato del centralismo" - non può rallentare l' iter della riforma perché la Lega aprirebbe lo scontro, mettendo a rischio la tenuta della maggioranza". Ein politischer Seiltanz.
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