Culture | Bolzano

Ecco la “Nuova libreria Cappelli”

Marcello Landi riapre in Corso Libertà la libreria indipendente: “Uno spazio per il quartiere, dove sentirsi a casa. Il centro storico? Preda dei flussi turistici”.
Nuova Libreria Cappelli
Foto: Salto.bz

Si muove senza sosta da una parte all’altra della città. Quasi sempre al telefono, rischiando d’inciampare. C’è da andare in banca, c’è il programma gestionale da ordinare. Intanto, dietro la vetrina al civico 2 di Corso Libertà si lavora alacremente. Le piastrelle al piano terra sono posate, così come la moquette verde oliva sulle scale e il soppalco. Pure gli scaffali sono già tutti al loro posto: tra qualche settimana, ospiteranno centinaia di libri. Sì, perché Cappelli riapre in una nuova veste. A pochi passi dalla storica libreria di piazza Vittoria che ha chiuso i battenti a dicembre 2022, negli stessi locali che fino a qualche anno fa ospitavano “Buffetti” (già “Cartoleria Stefani”) aprirà una nuova libreria indipendente. A dar vita alla “Nuova libreria Cappelli” sarà il 39enne Marcello Landi, originario di Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno e per quasi dieci anni il volto più noto della libreria Ubik di via Grappoli. Oltre al nome, della vecchia Cappelli Landi ha recuperato gran parte delle scaffalature, grazie al sostegno di Stefano Stefani.

 

 

Un libraio in fuga dal centro

 

“Il giorno in cui ho deciso di mettere un punto con il centro storico e mettermi in proprio fu l’8 dicembre 2022”, racconta Landi, “quando persino mio cugino venne in spedizione da Brescia per il Mercatino di Natale, svegliandosi alle quattro del mattino. Lì ho capito che Bolzano si stava allineando alla dinamica di molti altri centri storici italiani, da Venezia a Napoli: flussi turistici continui, fiumi di persone in tutte le stagioni che drogano il mercato, soprattutto quello degli affitti, mentre i residenti scappano”. Le librerie, secondo Landi, sono a quel punto costrette ad adeguarsi, perdendo la natura di negozio di prossimità e di conseguenza il rapporto con i clienti più affezionati. “Se assecondi questi flussi, il cliente abituale diventa un intralcio, perché ti rallenta”. A quel punto “mi sono reso conto che non ne saremmo usciti, non vedevo una prospettiva di libertà. Si trattava di legarsi a questo sistema, con un centro sempre più lindo, controllato e dai costi proibitivi, schiacciato da costi di gestione sempre più insostenibili per i negozianti. Oppure di uscire dal centro storico”. Marcello Landi ha scelto la seconda opzione, in nome proprio della libertà della sua professione: “Mi sono chiesto se fosse possibile lavorare con i residenti senza legarsi ai turisti, creare un luogo sì commerciale ma che fosse anche ‘pubblico’ nella sua funzione, uno spazio di autonomia e libertà senza dipendere dai fondi pubblici? La mia risposta è stata sì”.

 

 

Una libreria di quartiere

 

Nell’uscire dal centro, l’ormai ex libraio di Ubik ha scelto “una via di mezzo”, ovvero il secondo centro “storico” del capoluogo: l’asse Piazza Vittoria-Corso Libertà-Piazza Gries. Qui si è aperta la possibilità di succedere a Cappelli. L’obiettivo è accendere una luce nel buio, “una libreria di quartiere aperta alla città tutta, dove essere liberi di fare qualcosa pure senza un ritorno economico immediato. Uno spazio aperto dove incontrarsi, dove ‘accadono cose’ e ci si possa sentire a casa”. “Uno spazio d’incontro tra libri e persone, senza spade di Damocle sulla testa”, sintetizza Landi. “Un amico bolzanino m’ha detto: ‘O sei cieco, o matto. Lavorando tu da vent’anni nel settore, non puoi essere cieco, solo matto’”.

 

 

Marcello Landi però crede molto nelle potenzialità di Gries ed è convinto sia arrivato il momento di mettersi in gioco anziché lamentarsi di una città culturalmente ferma: “Il mio ragionamento credo sia razionale, non fosse altro perché ci ho investito, e ovviamente mi auguro una risposta positiva della città. È una scommessa, certo, perché una libreria fondata nel 1938 ha appena chiuso i battenti e io ora penso di riaprirla”. Ma “la mia ambizione smisurata è riportare lettori in libreria, non voglio rubare clienti alle altre librerie, bensì riabituare alla lettura chi non lo è più, costruire e far nascere nuovi lettori”. Per fare questo, i costi di gestione dovranno essere estremamente controllati per ammortizzare le spese: non assumerà personale e terrà aperto dalle 9 alle 19. La libreria sarà la sua seconda casa.

 

 

La “nuova” Piazza Vittoria

 

Il primo impianto sarà di 200mila euro di libri, di cui ben 25mila in classici: “Per il catalogo punterò sulla qualità e la professionalità, meno sui dati di mercato”, sottolinea ancora Landi, “bisogna ambire a tenere alto il livello, bisogna crederci anche se è certamente più difficile non appiattirsi solo sulle novità. Altrimenti che senso ha fare una libreria?”. Il libraio della Nuova Cappelli è convinto che la città sarà in grado di recepire il messaggio. Secondo Landi, infatti, ci sono molti pregiudizi su questa parte di Bolzano (“confini nella testa”, li definisce): “Eppure è una zona residenziale, c’è il liceo classico, da tempo non è più l’epicentro dei post-fascisti e non è più visto come tale dalla comunità di lingua tedesca. Il quartiere è cambiato. Ed è molto più autentico rispetto al centro, perché le persone ci vivono”.

 

 

“Quando mia moglie va al mercato del sabato in Piazza Vittoria - aggiunge infine - si sente finalmente parte di questa città, parte di qualcosa. È l’unico momento di convivialità cittadino, nel quale le persone si mescolano, non c’è separazione ma miscuglio, anche interclassista”. Con lo stesso spirito, nelle intenzioni del suo fondatore, la Nuova Cappelli arricchirà il quartiere di Gries-San Quirino e tutta la città. L’inaugurazione è prevista per l’inizio dell’estate, a giugno, coinvolgendo nella festa anche altri commercianti di Corso Libertà. Per girare pagina, insieme.

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Walter Donegà Tue, 05/02/2023 - 12:15

La domanda a questo punto è: riuscirà l'amministrazione del capoluogo a sostenere l'entusiasmo e i sogni di questo imprenditore?
Purtroppo il successo non dipende solo da lui ma anche da tutto ciò che viene messo in atto per uscire da uno logica centro-centrica e meramente orientata al turismo. Oltre alla festa dei fiori, del raccolto, dello speck e del canederlo si potrebbe cominciare a pensare ad inziative culturali per i residenti e anche per chi viene da fuori e non è necessariamente interessato al mercatino.
Si fa presto a dire bravo. Certo che è bravo e avrà fatto i suoi conti e le sue sfide. Già è un mercato difficile. Va supportato.
Promuovere cultura non solo trappole per turisti.

Tue, 05/02/2023 - 12:15 Permalink
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Cornelia Brugger Wed, 05/03/2023 - 17:08

I libri sono cibo per la mente e per l’anima, soprattutto delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. L’apertura di un nuovo buon “ristorante” è sempre una bella notizia.
Benvenuta, quindi, alla “Nuova libreria Cappelli” e in bocca a lupo per questa avventura al titolare Marcello Landi . Riaprire in Corso Libertà quella che era una istituzione a Gries-San Quirino restituisce al quartiere uno spazio di incontro e di arricchimento per i suoi abitanti. Grazie!

Wed, 05/03/2023 - 17:08 Permalink