Society | Salto Paper
Quella lingua di neve
Foto: Mauro Podini
Era la vigilia del Natale 2015.
Un inizio stagione senza neve a cui ancora si stentava ad abituarcisi. Di “Climate Change” non se ne parlava come ora. La discussione semmai riguardava quasi esclusivamente l’opportunità se partecipare al grande carosello sciistico. Quell’anno in tutta Europa non si era ancora visto sulle piste da sci un fiocco di neve che non fosse “programmato”.
Un inizio stagione senza neve a cui ancora si stentava ad abituarcisi. Di “Climate Change” non se ne parlava come ora. La discussione semmai riguardava quasi esclusivamente l’opportunità se partecipare al grande carosello sciistico. Quell’anno in tutta Europa non si era ancora visto sulle piste da sci un fiocco di neve che non fosse “programmato”.
È così che lasciando andare sulla “nostra Alpe” gli sci in quella lingua di neve che collegava due piste ho registrato per il mio gruppetto di sei carissimi amici sparsi per il nord Italia un divertito videomessaggio.
Meditai qualche giorno se postare su Facebook quel video “privato” di 48 secondi. Ero ancora alle prime armi sui social e di solito utilizzavo Facebook quasi esclusivamente per annunciare i miei progetti da video-maker. E a dire il vero è ancora così.
Ma alla fine scrissi: “A spasso sui prati dell'Alpe... SPETTACOLO!” e feci “invio”.
Il resto è storia! In un paio di giorni quel video, oltre ai miei sei carissimi amici, lo videro un milione e mezzo di persone. E questo solo su Facebook!
In 15 anni di attività da documentarista, abituato a scrivere e proporre progetti, cercare finanziamenti e a confrontarmi in team in tutte le fasi di lavorazione, quei 48 secondi hanno rappresentato per me un vero e proprio punto di svolta!
Infatti attraverso uno sconosciuto maestro di sci di un mio amico, il video volò prima in Polonia ed Europa dell’Est, poi in Francia e penisola iberica, in seguito America latina, Australia e infine in Asia fino a Katmandu!
Senza contare poi che il video fu scaricato e pubblicato da tutti i portali nazionali e internazionali inimmaginabili, riviste specializzate sul cambiamento climatico e trasmesso dalle televisioni di mezza Europa.
Quando ci penso, sorrido. Sconosciuti mi scrivevano dove avessi girato il video mentre quelli che mi conoscevano mi fermavano per strada complimentandosi.
In 15 anni di attività da documentarista, abituato a scrivere e proporre progetti, cercare finanziamenti e a confrontarmi in team in tutte le fasi di lavorazione, quei 48 secondi hanno rappresentato per me un vero e proprio punto di svolta!
In meglio direi… Ma questa è un’altra storia.
Autor: Mauro Podini è videomaker e collaboratore di SALTO.
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Die Zukunft gehört bei uns
Die Zukunft gehört bei uns dem Wasserski.
Ohne Schnee sollte man nicht
Ohne Schnee sollte man nicht Skifahren dürfen. Den Kunstschnee dürfte man ausschließlich für die Wartung der Skipisten benutzen.