Politics | Jimmy Milanese

Eccola: la nazionale della nostra Provincia!

Se di nazionale della nostra Provincia si deve trattare, che rispetti leggi e regolamenti!
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.

Una nazionale sudtirolese sarebbe una figata pazzesca, direbbe l'alter ego di Fantozzi. Il punto è che ci sarebbero diversi problemi. Ovviamente, bisognerebbe comporre questa nazionale nel pieno rispetto di tutte le leggi e i regolamenti in vigore nella Provincia Autonoma di Bolzano.

Iniziando dal nome. La nazionale dovrebbe chiamarsi, appunto, nazionale della “Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige Autonome Provinz Bozen Südtirol Provinzia Autonoma de Balsan/Bulsan Südtirol”.

Già questo ci farebbe odiare da stampa e televisioni. Gli articoli sulle prestazioni della nostra nazionale inizierebbero e terminerebbero solo menzionando il suo nome. In TV, invece, coprirebbero tutto lo schermo. Ma sono problemi che si potrebbero risolvere.

Più complicato trovare un allenatore che poi dovrebbe convocare giocatori della nostra terra, ovviamente, seguendo in modo preciso la proporzionale. Sia nella formazione della rosa, sia nell'impiego dei giocatori. L'allenatore tedesco, il vice italiano, ma il massaggiatore ladino, ovviamente.

La squadra dovrebbe rispettare il principio etnico, ma con il capitano, come si potrebbe fare? Ecco, pensandoci, un tempo a testa: il primo un tedesco, se l'allenatore è italiano, il secondo un italiano, ma dovrebbe cambiare la madrelingua dell'allenatore. Sicuramente, la FIFA comprenderebbe le nostre necessità, concedendo il doppio allenatore.

L'inno? Bisognerebbe trovare una musica composta a tre mani: un italiano, un tedesco e un ladino. Cantata in tre lingue. Suonata da una orchestra etnicamente proporzionale. Insomma, i mugugni dei piccioni sulle passeggiate?

Poi ci sarebbe la questione della lingua ufficiale. Ogni giocatore dovrebbe potersi esprimere con il suo allenatore nella lingua madre. Ma il rischio maggiore si materializzerebbe quando un tedesco della val Pusteria volesse comunicare con un tedesco della val Venosta. Per questo, si dovrebbe stabilire l'utilizzo della c.d. Umgangssprache. Sui naturalizzati, poi, come si potrebbe fare? Se ci capitasse un extraprovinciale del calibro di Benatia o un Boateng qualsiasi, ad esempio, sarebbero da considerare italiani o tedeschi? In questo caso, sarebbe utile convocare una Convenzione ad hoc, ovviamente, sulla base della proporzionale etnica. Quella dovrebbe essere la sede per la disputa delle questioni più spinose, tra le quali ci metterei pure la strumentazione e tutto il materiale che la nazionale userebbe. Non potrebbe essere certo tutto italiano o tutto tedesco. Il pallone, ad esempio, dovrebbe essere di materiale tedesco, ma cucito da mani italiane, o viceversa.

E le divise di gioco? Biancorosso con lo stemma della Provincia? Ecco, su questo parrebbe non esserci alcun tipo di problema. Anzi no. Un giocatore che dovesse cadere a terra ed essere inquadrato dalle televisioni, potrebbe essere equiparato a un potenziale provocatore, essendo i campi da calcio notoriamente verdi. Si potrebbe allora chiedere una deroga alla FIFA sul colore dei campi: magari gialli. Che poi il giallo è il colore del fieno, e delle mele!

Alla FIFA, poi, bisognerebbe impedire anche qualsiasi possibilità di scontro tra Austria e la nostra nazionale. Questo è certo, perché si rischierebbe di far comprendere ai Consiglieri che in Consiglio Provinciale hanno perso tempo e denaro “nostro” - quello si interetnico – che l'Alto Adige non solo non ha bisogno di alcuna nazionale, ma forse, nemmeno più di loro.

Bild
Profile picture for user Emil George Ciuffo
Emil George Ciuffo Sat, 07/02/2016 - 14:49

Grande!

Ma vuoi vedere che ci tortureranno con questa ca... finche' non ce l'avranno ... pagati con i nostri soldi naturalmente ...
Solo in una societa' che sta troppo bene sono possibili cose di questo genere.

Sat, 07/02/2016 - 14:49 Permalink