Infopoint alla ex mensa provinciale
Il Landeshauptmann Arno Kompatscher e l’assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker hanno effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo all’ex mensa provinciale in via Raiffeisen a Bolzano, nella quale l’Associazione Volontarius sta creando un servizio di infopoint e di assistenza umanitaria per i profughi che arrivano alla stazione ferroviaria del capoluogo.
Presso la struttura il presidente della Provincia e l’assessora sono stati ricevuti dal presidente dell’Associazione Volontarius, Claude Rotelli, il quale li ha guidati nella visita ed ha illustrato l’attività di accoglienza che verrà svolta dai 6 collaboratori, 4 dipendenti e 2 volontari.
I profughi, non appena giungono in stazione, vengono indirizzati alla struttura dalla Polizia ferroviaria. Per circa due anni l’associazione, su incarico della Provincia, si è occupata dei profughi in un locale messo a disposizioni dalle Ferrovie, denominato “Binario Uno”, nel quale subito dopo il check-in con la Polizia veniva svolto un servizio di prima assistenza umanitaria.
Il locale è stato ora richiesto dalle Ferrovie e la Giunta provinciale, con una delibera del 13 giugno scorso, ha messo a disposizione la sede dell’ex mensa che si trova nelle immediate vicinanze della stazione.
“Sin dall’inizio - ha sottolineato Claude Rotelli - si è instaurata una buona collaborazione con le Forze dell’ordine. Il nostro compito è quello di fare tutto il possibile per aiutare le persone che giungono nel capoluogo. Ma anche i nostri collaboratori hanno bisogno di aiuto”.
Il presidente Kompatscher ha assicurato a tale riguardo il sostengo della Provincia e, nel contempo, ha sottolineato la necessità, di trovare una soluzione comune a livello europeo per la situazione dei profughi.
“Negli ultimi tre anni - ha aggiunto - ci siamo trovati, e voi soprattutto, in prima linea ad affrontare situazioni d’emergenza”. Il Landeshauptmann ha quindi espresso il proprio ringraziamento ai volontari sottolineando che senza il loro impegno non sarebbe stato possibile far fronte all’ondata di profughi giunti in Alto Adige.
“Il fatto che sinora non sia stato ancora creato un infopoint centrale è l’esempio che anche le buone idee non sempre vengono realizzate rapidamente”, ha affermato quindi l’assessora alle politiche sociali Martha Stocker. I lavori ora comunque procedono spediti.
Un ulteriore aspetto che non va dimenticato è rappresentato dal timore della popolazione locale, hanno ricordato i vertici della Provincia in visita alla struttura. Tutti i partecipanti al sopralluogo hanno concordato sul fatto che per superare questi timori è necessario instaurare un migliore contatto con i profughi.
Oltre all’infopoint di Bolzano alla ex mensa provinciale di Bolzano, attualmente ne è operativo un secondo presso la stazione del Brennero, ed anche questo su incarico della Provincia.