Environment | Ambiente

La lotta per gli alberi

Sono „i polmoni del pianeta” e perciò una delle chiavi per sconfiggere la crisi climatica: gli alberi. Ma attualmente sono anche oggetto di dibattito.
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Foto: (c) D. Jameson Rage/Unsplash

A Maia Bassa, quartiere di Merano, il dibattito è acceso. La giunta comunale sta pianificando di costruire un nuovo comprensorio scolastico. Un’ottima idea, almeno in teoria. In pratica però, questo mette a rischio un parco giochi molto amato con grandi alberi. L’associazione ambientale AmUm MeranO, che da poco fa parte della nostra rete, ha lanciato una petizione per salvare il parco giochi Maria Trost/Santa Maria del Conforto e gli alberi. Abbiamo intervistato Carla Molinari di AmUm sulle ragioni dietro a questo impegno.

 

Salto.bz: L'associazione AmUm MeranO è nata da poco. Come è nata e di che cosa si occupa?

AmUm odv è nata dopo molti incontri tra un gruppo di persone volonterose, assai diverse tra di loro, ma accomunate da un unico amore e sensibilità per l’ambiente. Siamo orgogliosi della nostra eterogeneità e riteniamo che sia uno dei nostri punti di forza. Circa un anno fa ci siamo incontrati anche grazie ai social ed abbiamo iniziato a riflettere sul nostro impegno. Alcuni ci hanno accompagnati solo per una parte del viaggio, fino a quando abbiamo deciso di costituire un’associazione riconosciuta come organizzazione di volontariato. I nostri obiettivi sono inseriti nel nostro statuto e nel nostro primo programma annuale. Il filo rosso è costituito dalla salvaguardia dell’ambiente, dal desiderio di coinvolgere ed informare il maggior numero possibile di persone.

Salto.bz: Di recente avete lanciato una petizione per salvare il parco giochi di Maia Bassa. Perché?

Siamo venuti a conoscenza dei progetti dell’Amministrazione Comunale quasi per caso, leggendo documenti pubblicati sul sito del nostro comune. Solo pochissime delle persone da noi contattate avevano realmente compreso che la costruzione del nuovo Polo Scolastico aveva come presupposto la scomparsa del parco giochi Santa Maria del Conforto. La nostra attuale petizione, lanciata sulla piattaforma Change.org e in formato cartaceo, è arrivata in due mesi a quasi mille firme, tra le quali quelle di alcuni esperti veramente competenti. Quali sono le nostre motivazioni? Innanzitutto, il parco è un punto di ritrovo per le persone, soprattutto bambini, ragazzi, famiglie. Il progetto iniziale non prevede alternative. Inoltre, verrebbero eliminati almeno 14 alberi ad alto fusto che sono invece indispensabili per far fronte al cambiamento climatico. Alberi adulti che offrono oggi ombra, mitigano le isole di calore, migliorano la qualità dell’aria, intercettano l’acqua piovana, offrono ospitalità ad una ricchezza di fauna. Gli alberi ci servono oggi, non tra venti, trenta, quaranta anni. Infine, la nostra Associazione chiede che la conservazione ed il rispetto degli alberi, nonché il mantenimento di superfici non sigillate siano d’ora in poi considerati criteri imprescindibili nella progettazione di edifici pubblici e privati. Questa situazione dimostra come il verde venga ancora ritenuto un elemento accessorio, di valore estetico, uno scomodo obbligo da rispettare. Deve invece essere considerato un elemento fondamentale della sostenibilità urbana, che fornisce preziosi e indispensabili servizi ambientali.

 

Salto.bz: Uno dei vostri obiettivi è la salvaguardia degli alberi. Perché è importante?

Salvaguardare gli alberi ormai non è più una scelta, è un obbligo. Ovunque si sente parlare di verde urbano, riforestazione, campagne di piantumazione. Qui invece, nella città giardino, con questo progetto si era deciso di cancellare un parco. Una contraddizione evidente, un cortocircuito politico di cui fatichiamo a capire le ragioni, ma che ci pare veramente anacronistico.

Salto.bz: In tante città e tanti luoghi si ha la sensazione che gli alberi spariscano sempre di più, soprattutto quelli vecchi. È vero? Se sì, perché viene fatta questa cosa e perché le giunte comunali non si impegnano di più a curare e salvare gli alberi?

La tematica è molto complessa ed articolata. Sicuramente il tema della sicurezza deve essere prioritario, ma anche le risorse impegnate contano molto. Fortunatamente a Merano troviamo una situazione che sta molto migliorando: gli alberi abbattuti vengono sostituiti, si cerca di creare nuovi spazi verdi, ove possibile. Credo che in generale i cittadini e le cittadine abbiano il dovere di esprimere le loro opinioni alle amministrazioni, non solo andando a votare: attraverso il dialogo si possono fare grandi progressi.

Salto.bz: A proposito di dialogo: La vostra associazione non è affatto contraria alla costruzione del nuovo comprensorio scolastico, anzi …?

Vorremmo sottolineare che non siamo contrari alla costruzione del Polo scolastico tout court. Maia Bassa ha bisogno di una scuola innovativa, aperta ad entrambi i gruppi linguistici. Ma con questo progetto ci pare che si cerchi la quadratura del cerchio: lo spazio a disposizione, pure togliendo il parco, è veramente troppo piccolo.

 

E così il dibattito e la lotta per salvare gli alberi a Maia Bassa continuano. Salto.bz ha parlato dei recenti sviluppi anche in questo articolo.

Parco S.Maria del Conforto - Maria Trost Park MeranO, von Alessandra Sambin