Society | Rassegna stampa

La mela è marcia?

Widmann accusato di abuso d’ufficio e corruzione, l’allarme della Caritas sugli effetti della crisi e il Polo bibliotecario osteggiato, questi i titoli sulle prime pagine dei quotidiani di oggi
m5s Movimento 5 Stelle
Foto: Salto.bz

Finora si trattava solo di voci. Voci che a quanto pare hanno trovato conferma. La Tageszeitung brucia stamani sul tempo gli altri quotidiani e spara in prima la fotografia dell’assessore Thomas Widmann dichiarandolo ufficialmente “inquisito”: “Der Fall Widmann”. Le accuse sono di abuso d’ufficio e corruzione. Al centro delle indagini gli acquisti dell’areale Speedline, della casa ex-Christanell e le autorizzazioni per il Twenty. Le indagini sarebbero in realtà in corso già da un paio di anni, ma soltanto adesso, proprio all’inizio della campagna elettorale, il lavoro dei magistrati si appalesa come in dirittura di arrivo. Intanto Widmann commenta così: “Es wird nichts herauskommen bei dieser Geschichte”.

Dolomiten e Corriere dell’Alto Adige hanno lo stesso titolo in evidenza: “Die Caritas schlägt Alarm: Es droht eine soziale Krise”, “Crisi, allarme della Caritas”. I morsi della crisi economica, dunque, stanno mordendo anche la polpa della grande mela altoatesina. E i direttori della Caritas – Heiner Schweigkofler e Pio Fontana – si dimostrano preoccupati: “La politica deve fare in modo che la solidarietà sociale ridiventi un tema comune, elargire solo soldi non basta”. “Eine Studie des Landes hat gezeigt, dass die Zahl der Haushalte mit sozialem Mindesteinkommen seit 2008 um fast 50 Prozent zugenommen hat, während fast jeder Sechste seit mehr als vier Jahren Sozialleistungen bezieht”: numeri che non possono più essere ignorati.

L’Alto Adige, infine, apre con la vicenda del Polo bibliotecario e del suo “azzoppamento” (come è stato riferito anche da salto.bz, l’ostruzionismo ha stoppato la delibera in consiglio comunale). “Al posto delle due giunte trionfanti – scrive Paolo Campostrini -, in Piazza Magnago, ieri mattina, c’erano loro, gli incursori, autori di decine di interventi per rallentare l’iter del progetto”. Gli incursori sarebbero quelli di Unitalia e i rappresentanti locali del M5S i quali pensano che sia una follia spendere tutti quei soldi (90 milioni) per costruire una biblioteca che non hanno neppure a New York. Ma il vicepresidente della Giunta provinciale chiarisce subito in che senso verrebbero “risparmiati” quei soldi: “Tanti miei colleghi Svp non aspettano altro che tutto vada al diavolo per mettere le mani sui fondi destinati alla biblioteca. Non li tengono in frigo!”. Insomma, solito quadro: a Bolzano si discute e ci si lacera, altrove le cose si fanno (vedi la realizzazione della biblioteca di Brunico, inaugurata soltanto pochi giorni fa).