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“Cauto ottimismo in attesa del bando”

I sindacati dei metalmeccanici si dicono soddisfatti dell'incontro chiarificatore con l'assessore Marco Galateo. Il 3 settembre scade la concessione. E interviene anche Confindustria: "La giunta faccia il possibile per garantire la permanenza delle Acciaierie"
Sciopero Valbruna 13.6
Foto: Othmar Seehauser
  • A due giorni dalla scadenza della concessione trentennale del terreno ex Falck di Bolzano assegnato alle Acciaierie Valbruna, i sindacati del settore siderurgico si dicono cautamente ottimisti. Lo scorso venerdì, il 29 agosto, la rappresentanza sindacale dei dipendenti delle acciaierie ha incontrato il vicepresidente della Provincia ed assessore allo sviluppo economico Marco Galateo per fare il punto sulla situazione e ottenere rassicurazioni. La scelta di mettere a gara il terreno, una scelta che per la Giunta provinciale è "obbligata" ed è "dettata delle norme italiane ed europee", per i sindacati rappresenta un fattore di incertezza per il futuro lavorativo dei quasi 600 dipendenti.

    In attesa della gara la Provincia ha deciso di prorogare di ulteriori dodici mesi la concessione del terreno in scadenza, approvando però l’avvio della procedura di gara per la futura concessione che riguarderà non più una concessione d'uso, ma un vero e proprio diritto di superficie. Il Presidente Arno Kompatscher ha fatto sapere che l'importo che verserà l’azienda vincitrice sarà fisso: circa 150 milioni di euro per 50 anni, circa 3 milioni di euro all’anno, risultato di una valutazione dell’amministrazione provinciale.

  • Foto: Seehauserfoto
  • "Dall'incontro con Galateo siamo usciti con cauto ottimismo. Siamo stati rassicurati - dice Marco Bernardoni della Fiom/Cgil - sul mantenimento dell'occupazione che, nel bando di gara che verrà pubblicato tra due settimana e siamo in attesa di visionare, garantirà un punteggio maggiore. Come più punti verranno dati a chi investirà nel settore siderurgico". Secondo Bernardoni una assegnazione diretta, non permessa dalle attuali norme, avrebbe di certo garantito più tranquillità ai dipendenti. "Tutti ritengono le Acciaierie un'azienda strategica, ma allora - continua Bernardoni - non si doveva arrivare a questo punto, perché con una gara può succedere di tutto. Si possono mettere paletti e regole, ma non abbiamo forti sicurezze".

  • Marco Bernardoni: "Tutti ritengono le Acciaierie un'azienda strategica, ma allora non si doveva arrivare a questo punto, perché con una gara può succedere di tutto". Foto: CGIL
  • A intervenire nella questione anche Confindustria Alto Adige che in una nota stampa scrive: "Le Acciaierie Valbruna di Bolzano rappresentano un esempio di impresa innovativa con una produzione strategica per l'Italia, come sottolineato recentemente dal Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso. La sua permanenza è dunque una questione di interesse nazionale".

     

    "La Giunta provinciale faccia il possibile per garantire la permanenza delle Acciaierie Valbruna a Bolzano"

     

    Secondo Confindustria, la produzione di altissimo livello tecnologico di acciai speciali destinati al settore della difesa, del medicale e dell'aerospazio è fondamentale per contribuire al raggiungimento dell'autonomia europea in ambiti delicati e rilevanti. "La capacità di produrre valore aggiunto per il territorio è confermata dalle centinaia di posti di lavoro altamente qualificati e ben retribuiti diretti, dall'ampio indotto sul territorio nonché dal gettito fiscale generato. La Giunta provinciale - conclude la nota - faccia il possibile per garantire la permanenza delle Acciaierie Valbruna a Bolzano".