Society | Bolzano

In arrivo l'accordo carcere-Comune

Incontro al vertice tra Corrarati ed amministrazione penitenziaria: proposta una Convenzione per impiegare i detenuti in lavori socialmente utili per la città. A breve sarà al vaglio della Giunta, l'obiettivo è renderla operativa entro fine anno.
Carcere Gefängnis
Foto: Seehauserfoto
  • Una convenzione per impiegare già entro fine anno in lavori di pubblica utilità i detenuti: è questa la proposta al centro dell’incontro che si è svolto ieri (30 settembre) nel carcere di Bolzano tra il Sindaco Claudio Corrarati, l’assessora al sociale Patrizia Brillo, il direttore dell’istituto Giovangiuseppe Monti ed i vertici dell’amministrazione penitenziaria.

  • L'incontro: al tavolo (da sx) l'assessora Patrizia Brillo, il direttore Giovangiuseppe Monti, il Sindaco Claudio Corrarati e l'ispettore Alfonso Pilato Foto: Comune di Bolzano
  • “La proposta di Convenzione prevede la possibilità per i detenuti semiliberi, previa autorizzazione della competente Magistratura di Sorveglianza, di essere ammessi a svolgere la propria attività lavorativa a titolo volontario e gratuito nell'ambito di progetti di pubblica utilità, così da poter favorire la rieducazione e il reinserimento nella vita sociale del condannato”, spiega il direttore Monti. Il progetto prevede servizi a favore della comunità come la manutenzione e pulizia di spazi verdi e giardini pubblici o interventi di decoro urbano come la rimozione di graffiti e, più in generale, lavori utili per la città. “Un modo concreto per superare l’idea del carcere come corpo estraneo, distante dalla città, trasformandolo invece in occasione di integrazione e di restituzione sociale”, ha commentato il primo cittadino. La bozza della convenzione sarà sottoposta a breve all’esame della Giunta comunale, entro qualche mese il progetto dovrebbe divenire operativo. 

    Durante l’incontro è emersa anche la mancanza di alloggi in città, un problema per il personale del carcere proveniente da fuori provincia: una situazione che rende complicato reperire nuove risorse e garantire continuità nel delicato lavoro quotidiano all'interno della struttura carceraria che, come più volte evidenziato da SALTO, ha un grave problema di organico.