Il Manifesto degli studenti
La giunta provinciale deve ancora vedere la luce - stamani il secondo giro di trattative fra Svp e Lega che dovrebbero concludersi entro Natale - ma le richieste al mondo politico si susseguono già. Dopo la lettera aperta degli industriali arriva anche il nuovo Manifesto per l’istruzione universitaria stilato dall’associazione sudtirolese sh.asus.
Il documento è il risultato di un processo partecipativo in cui sono stati coinvolti gli studenti dell’Alto Adige nelle varie sedi esterne dell’Associazione universitaria, ovvero Innsbruck, Graz, Salisburgo, Vienna, Trento e Bologna. L’obiettivo: sensibilizzare i nuovi rappresentanti politici e la società altoatesina ai problemi e alle richieste degli studenti stessi. “La politica universitaria non deve essere fatta all‘insaputa degli studenti e studentesse, ma insieme a loro”, ha detto Manuel Gruber, presidente di sh.asus, in conferenza stampa. Le criticità che devono affrontare i giovani universitari non sono del resto poche.
Fra le misure da mettere in campo le più urgenti sono, secondo l’associazione studentesca, il finanziamento dei percorsi di studio universitari e le soglie di ammissione, ma anche agevolazioni per gli affitti e i trasporti - la proposta è di rendere valido l’Abo+ non solo all’interno dell’Alto Adige ma anche in Trentino e in Austria -, il riconoscimento dei titoli di studio e la formazione degli insegnanti. “L’istruzione universitaria - ha aggiunto Gruber - deve essere libera e quindi, un percorso di studio universitario, (che comprenda anche un semestre all’estero, meglio se in Austria, ndr) deve essere accessibile anche per chi proviene da un ambiente meno benestante”. Julian Nikolaus Rensi, membro del direttivo di sh.asus, ha riassunto infine: “In questa legislatura è importante risolvere la difficile situazione abitativa degli studenti in Alto Adige, di rendere il trasporto pubblico più vicino alle esigenze degli studenti, e di sviluppare misure specifiche per gli studiosi”.