Culture | Teatro Stabile
Il mercante di Venezia
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Foto: Simone di Luca
Diretto da Paolo Valerio lo spettacolo farà tappa a Merano lunedì 5 dicembre, a Bressanone il 6 e al Comunale di Bolzano dall’8 all’11 dicembre nell’ambito della stagione dello Stabile di Bolzano.
Con i suoi potenti temi universali “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare pone al pubblico contemporaneo questioni di assoluta necessità: scontri etici, rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, l’amore, l’odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro. Questa nuova versione diretta da Paolo Valerio vede come protagonista insieme a una compagnia di dieci attori Franco Branciaroli nel ruolo di Shylock, figura sfaccettata, misteriosa, crudele nella sua sete di vendetta, che spiazza gli spettatori, risvegliandone una corrispondenza emotiva che mira alla compassione. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia, dal Centro Teatrale Bresciano e dal Teatro de Gli Incamminati verrà presentato al Puccini di Merano lunedì 5 dicembre e martedì 6 al Forum di Bressanone sempre alle 20.30 per giungere dall’8 all’11 dicembre al Comunale di Bolzano (gio. e sab. h. 20.30; ven. h. 19.00, dom. h. 16.00) nell’ambito della stagione dello Stabile.
È all’usuraio ebreo Shylock che si rivolge Antonio, ricco mercante veneziano, per farsi garante per l’amico Bassanio che ha bisogno di tremila ducati per armare una nave e raggiungere Belmonte, dove spera di cambiare il proprio destino. Shylock che ha livore verso i gentili e sete di vendetta per il disprezzo che gli mostrano, impone una spietata obbligazione. Se la somma non sarà restituita, egli pretenderà una libbra della carne di Antonio, tagliata vicino al cuore. Quello descritto da Shakespeare è un mondo mutevole e vibrante di personaggi che incarnano inquietudini, chiaroscuri e complessità di modernità assoluta. La regia di Valerio che firma anche l’adattamento del testo tradotto da Masolino D’Amico, è attenta a indagare nelle potenzialità e pieghe di questo testo nel quale temi universali si intersecano nel complesso e avvincente plot, che vive di due diverse dimensioni: da un lato il mondo duro e a tratti violento di Venezia, dall’altro quello poetico di Belmonte. Da un lato l’opposizione fra il mondo di Antonio, il mercante, e di Shylock l’usuraio; dall’altro la dimensione di Porzia, il cui intervento restituisce al dramma un insperato esito felice. Opposizioni e specularità dense di senso che avvincono lo spettatore fino a un finale che con sottigliezza va oltre la tradizione della messinscena di questo capolavoro. Il mondo cupo di Venezia dominato da un alto muro, e quello onirico e luminoso di Belmonte si intrecciano nella scenografia di Marta Crisolini Malatesta, valorizzata dalle luci di Gigi Saccomandi. Le musiche sono di Antonio Di Pofi ed i costumi di Stefano Nicolao, mentre i movimenti di scena sono curati da Monica Codena.
Un’emozionante compagnia affianca Branciaroli nell’interpretazione dello spettacolo: Piergiorgio Fasolo (Antonio), Francesco Migliaccio (Salerio/Doge), Emanuele Fortunati (Solanio/Principe di Marocco), Stefano Scandaletti (Bassanio), Lorenzo Guadalupi (Lorenzo), Giulio Cancelli (Graziano/Principe di Aragona), Valentina Violo (Porzia), Dalila Reas (Nerissa), Mauro Malinverno (Lancillotto / Tubal), Mersila Sokoli (Jessica).
I biglietti per le recite di Merano, Bressanone e Bolzano sono acquistabili on-line sul sito
www.teatro-bolzano.it e alle Casse del Comunale di Bolzano (mart. – ven. ore 11-14; 17-19 e sab. ore 11-14) e a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo alle Casse dei rispettivi teatri.
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