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A22, i pedaggi non aumentano

Tariffe invariate per il 2020. Confermato il 20% di sconto per i pendolari, e il 30% per i motociclisti. Stanziati 68 milioni di euro in manutenzioni.
Autobrennero, A22
Foto: USP

Gli automobilisti iniziano il nuovo anno con una nota positiva: sul 95% della rete autostradale in concessione non sono previsti incrementi tariffari per il 2020, informa il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. E nessun aumento ci sarà nemmeno per l’A22.

“Non si tratta di una novità - tiene a sottolineare l’amministratore delegato di Autostrada del Brennero, Diego Cattoni -. Negli ultimi sei anni, infatti, il pedaggio è stato incrementato una sola volta, nel 2018, di un modesto 1,67%. Le tariffe autostradali della A22 sono rimaste invariate nel 2015, 2016, 2017, 2019 e, ora, nel 2020, che vedrà ancora una volta la conferma di quelle attualmente in vigore”.

Va ricordato inoltre che Autostrada del Brennero SpA, nel Consiglio di Amministrazione dello scorso 20 dicembre, aveva già deciso di confermare per tutto il 2020 Brennerpass, ossia lo sconto del 20% per i pendolari, e analoga decisione aveva preso per l’agevolazione riservata ai motociclisti, che possono contare sul 30% di sconto sulla tariffa prevista per gli altri mezzi “leggeri”. C’è poi anche l’Urban pass, la possibilità di utilizzare gratuitamente l’autostrada come alternativa alla tangenziale di Trento fino al termine dei lavori per il suo ammodernamento.

“La definizione del budget per il 2020 - dice Cattoni - era già stata fatta senza prevedere aumenti di tariffa. Nonostante questo, per il prossimo anno, abbiamo comunque stanziato 68 milioni di euro in manutenzioni. Per dare un’idea dell’importanza dell’investimento, che supera la già ottima media di 50 milioni l’anno, si tratta di 216.000 euro di manutenzioni per ogni chilometro. Autostrada del Brennero non si ferma e prosegue con determinazione in tutti i suoi progetti, a partire da quelli legati alle energie rinnovabili e alla decarbonizzazione del corridoio del Brennero”, conclude l’ad. Intanto, a cinque anni dalla scadenza, si attende il rinnovo della concessione dell’A22, odissea ancora senza fine.