Sulle tracce della gente
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Di demografia, dalle nostre parti come altrove, si parla, in questi tempi, per deprecare il calo delle nascite e magari, qualcuno, per associare il fenomeno al timore che genti di altro credo possano alla fine sostituirci. In Alto Adige poi abbiamo appena fatto i decennali compiti a casa per il censimento linguistico, ricavandone come richiesto dati utili per l'applicazione della proporzionale ma sicuramente poco significativi.
La realtà, come è facile immaginare, è assai più complessa e definirne i contorni è una pratica sicuramente utile a capire ciò che ci circonda. Cade a proposito, per questo scopo, un corposo volume edito un paio d'anni fa dalla Fondazione Museo Storico del Trentino ed ora presentato anche nella versione tedesca. Seicento pagine che raccolgono contributi di una quarantina di esperti in varie discipline, raccolti attorno ad un unico obiettivo: raccontare sotto ogni aspetto possibile lo sviluppo della popolazione del Trentino Alto Adige tra la fine dell'ottocento e i giorni nostri. Lo sviluppo demografico nell’Alto Adige e il Trentino, è, come si può facilmente immaginare, il frutto di fattori geografici, contesti storici con le vicende che hanno caratterizzato il periodo compreso tra la fine dell’impero asburgico e l’inizio del XXI secolo. Ciò rende ancora più importante una ricerca che abbia come oggetto la storia regionale della popolazione da prospettive differenti.
Partendo da questa intuizione, Rodolfo Taiani e Michael Wedekind hanno pubblicato un volume importante in cui hanno collaborato 38 autori e autrici provenienti da diverse discipline: dalla demografia alla geografia, dalla storia all’antropologia e alla linguistica. I saggi si concentrano su vari aspetti dello sviluppo demografico tra il 1880 e il 2010, come i tassi di natalità e mortalità in tempo di guerra, le scelte matrimoniali in alta montagna, la politica delle minoranze, i fenomeni migratori. Fondamentale è la riflessione sul modo in cui i dati statistici sulla popolazione sono stati rilevati nel corso del tempo e sulla stretta relazione tra queste rilevazioni e il potere. Altrettanto importanti sono le questioni legate alla politica demografica, ovvero quando la popolazione diventa oggetto di interessi e interventi politici.
La versione italiana del libro è stata pubblicata nell’ambito del progetto editoriale “La Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol nel XX secolo” della Fondazione Museo Storico del Trentino. Ora l’editore Böhlau ha pubblicato la traduzione in lingua tedesca.L’altra sera al Centro Trevi di Bolzano la presentazione dei due volumi. A orientare il dibattito il docente di Storia demografica all’Università di Udine Alessio Fornasin. Ai due curatori il compito di delineare contenuto e prospettive di un’opera che si pone come passaggio irrinunciabile per tutti coloro che voglio affrontare la realtà storica di queste terre in maniera seria e documentata.