Economy | Finanziamenti

FSE, risanati 400 progetti su 484

Lo scandalo FSE verso una conclusione positiva. Per gli altri 84 progetti in programma 2 metodi risolutivi. Spadon: “In futuro attenersi con attenzione alle direttive”.

Un caso scoppiato due anni fa quello della gestione del Fondo sociale europeo in Alto Adige; la commissione europea aveva infatti riscontrato gravi irregolarità circa i meccanismi di controllo e di conseguenza sul pagamento di contributi del programma FSE 2007-2013 che hanno riguardato i progetti avviati da diverse associazioni altoatesine. Tale vicenda sembra ora essere giunta a un punto di svolta: la Provincia sarebbe riuscita a sanare la situazione per 400 dei 484 progetti (oggetto di contestazioni) che sono pertanto tornati in linea con gli obiettivi FSE, dando il via libera alle associazioni per inoltrare il rispettivo rendiconto. “Finalmente possiamo mettere la parola fine a questa vicenda”, hanno dichiarato con sollievo il direttore di Dipartimento Andrea Zeppa e il responsabile dell’Autorità di gestione FSE, Claudio Spadon. Ora il prossimo passo spetterà alle organizzazioni che dovranno far pervenire la documentazione completa richiesta dal FSE. “In questo modo ai progetti potranno essere assicurati in via definitiva dai 30 ai 40 milioni di euro”, commenta Spadon.

Come risolvere, ora, il nodo realtivo agli altri 84 progetti? La Provincia individua due modalità di soluzione: per 40 di questi la Giunta ha deliberato nel 2015 un finanziamento dal bilancio provinciale, trattandosi di attività di formazione permanente che rappresenta un servizio di fondamentale importanza per la società altoatesina. Per gli altri 44 progetti è stato possibile utilizzare mezzi finanziari provenienti dal "Piano Azione Coesione" del Ministero dell’economia. Il punto è che l’Autorità di gestione FSE ammette solo una documentazione dei costi corretta sul piano formale, “ciò significa che in media per il 10-20% dei costi una copertura non sarà possibile”, chiarisce Spadon che aggiunge: “Sulla scorta di questa esperienza, tutti gli interessati, Provincia compresa, in futuro dovranno attenersi in modo più preciso alle direttive FSE, per evitare che possano ripetersi episodi analoghi”. Le associazioni, alcune delle quali rischiavano l’insolvenza, possono dunque tirare un sospiro di sollievo: “Già a dicembre, sulla base di un resoconto intermedio - precisa infine il responsabile dell’Autorità di gestione FSE - abbiamo versato i contributi alle organizzazioni, mettendole in grado di effettuare tutti i pagamenti e di inviare successivamente le quietanze saldate a documentazione del resoconto finale”.