A Form of History

Salto.bz: Sie sind im überwiegend einsprachigen Dorf St.Pauls aufgewachsen, in einem zweisprachigen Elternhaus. Welche mehrsprachigen Erinnerungen haben Sie an das Überetsch?
Silvia Hell: A casa parlavamo un tedesco unito a qualche parola in italiano, parlavo benissimo anche l'italiano con i nonni materni e all'asilo che ho frequentato in italiano per impararlo meglio. Dopo un anno di elementari alla scuola tedesca sono tornata alla scuola italiana. Parlavo italiano o tedesco a seconda della situazione.
Capendo entrambe le lingue però ho sentito e sofferto le conflittualità che c'erano in paese tra i due gruppi linguistici, veramente un peccato. Cattiverie gratuite. Oggi la situazione mi sembra decisamente migliorata. I luoghi comuni come "ti rispondono solo in tedesco" in alcuni casi erano fondati ma ho sempre risposto a chi si lamentava o diceva "siamo in Italia!" chiarendo loro che la situazione è più complessa di questa semplificazione, questione applicabile all'autonomia culturale e alla tradizione di qualsiasi comunità locale.
Heute leben Sie in Mailand und machen Kunst. Was gibt Ihnen die Kunst? Können sie davon leben?
L'arte mi dà modo di aggiornarmi prendendo ispirazione dagli ambiti più vasti, ideare in continuazione, lavorare con materiali e tecniche diverse è molto stimolante. Immagino che la domanda Können sie davon leben? si riferisca alla condizione economica, in quel caso, certo, vivere di questo è sicuramente una sfida, il mio per ora è un percorso lento ma in salita, sono ottimista, riuscirò a viverci!
Wie lebensnotwenig ist Kunst für Sie?
E' parte integrante della mia vita, per questo è fondamentale. E' un percorso in evoluzione.
Wie ist die Kunst zu Ihnen gekommen?
Possiamo dire che sono figlia d'arte, sono cresciuta in un ambiente favorevole a questo incontro. Il periodo del liceo è stato un importante momento di crescita, e soprattutto le persone che ho incontrato mi hanno insegnato molte cose, ho iniziato a visitare mostre d'arte contemporanea, ho preso coscienza e imparato ad osservare, quindi ad elaborare.
Sono figlia d'arte, sono cresciuta in un ambiente favorevole a questo incontro.
Sie stellen gegenwärtig im Rahmen der Ausstellung „Between There and There: Anatomy of Temporary Migrations“ in Rijeka aus. Ihr erste Ausstellung außerhalb Italiens?
Non è la prima mostra all'estero, nel 2011 ho esposto a Praga, nel 2013 ho tenuto una collettiva e una personale a Bucarest, nel 2016 in Cina e in Russia, a Mosca. Sono in corso due mostre in Croazia, questa a Rijeka e un'altra a Zagabria. Curiosamente sempre a Est…
Welche Arbeiten zeigen sie in Rijeka?
Espongo una serie di sculture e carte del progetto "A Form of History". Uno dei lavori più esposti, "A Form of History" zeichnet die Geschichte der Europäischen Staaten und ihrer territorialen Entwicklung der letzten 150 Jahre nach. Ich richte den Fokus auf die komplexe Darstellung der europäischen Physiognomie von 1861 bis 2011, indem ich die Ausdehnungen der europäischen Staaten, inklusive ihrer Kolonien in dreidimensionalen Landkarten darstelle. Die Aluminiumskulpturen sind von den Variablen, Zeit und Raum definierte Grafiken, welche die Europäische Geschichte schlagartig sichtbar machen.
Ihre Skulpturen waren bei der Panorama 4 in der Festung Franzensfeste zu sehen. In welcher Form?
Anche in occasione della mostra a Fortezza erano esposte sculture della serie "A Form of History", la stessa ora in mostra a Rijeka. Sono sculture in alluminio tornite e ogni variazione del diametro lungo la linea del tempo – 150 anni corrispondono a 52,5 cm si riferisce al cambiamento del confine in quel determinato anno. Nell'installazione abbiamo così a confronto le forme/storie dei diversi Paesi.
Wie entsteht Ihre Kunst?
Facendo un salto indietro, all'inizio del processo, ci sono sempre una serie di stimoli esterni che collidono con la propria esperienza, questa moltitudine si canalizza prendendo via via una direzione fino ad arrivare al lavoro finale. Durante questa fase di assottigliamento e definizione il resto viene spostato altrove in forma di appunti o viene perso.
Per fare un esempio relativo al lavoro di cui abbiamo parlato, nell'estate 2010, stavo studiando alcune teorie scientifiche intorno al concetto di spaziotempo, la relatività, le dimensioni extra, buchi neri, paesaggio cosmico, e naturalmente stavo cercando un modo per utilizzare questo materiale nell'ambito della percezione visiva e concettuale, nel mio lavoro. Contemporaneamente filmavo temporali estivi, rielaboravo il materiale digitale in griglie arbitrarie per visualizzarne in diversi formati l'andamento, ed ecco che ad un tratto mi viene richiesto di pensare ad un lavoro sull'Unità d'Italia. Nel 2011 ci sarebbe stato il 150° anniversario. Questo succede, sei impegnato in una ricerca e ti viene chiesto qualcosa che a prima vista non c'entra nulla; ma è proprio qui che si possono realizzare incontri interessanti, sconfinando. Certo bisogna ragionarci un po', sbagliare, parlarne con amici fidati, sentirsi criticare per le prime idee che avevi buttato lì cercando sbrigativamente di assolvere il compito, per poi invece scoprire che unire la "commissione" alla propria ricerca in atto è la soluzione. Così nasce A Form of History.
Ich habe, mit etwas Unschärfe betrachtet, in einem ihrer Kunstwerke auch die Zwiebel-Turmspitze des Kirchturms von St. Pauls wiedererkannt. Zufall?
Nessuno dei miei lavori prende in esame la forma del campanile, ma succede, le associazioni non sono poi così casuali.