Economy | Impresa Familiare

L'importanza della mediazione

La Professoressa Laura Valle illustra le tematiche affrontate durante il workshop del 4 febbraio. Tra i temi: la successione di una impresa familiare e la mediazione.
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Foto: (c) unsplash

La successione di una impresa familiare da una generazione alla successiva è certo tra le fasi più problematiche della vita di una azienda. Come certo è anche che questo processo è stato molto dibattuto negli ultimi 10 anni, ma rimangono lo stesso numerose le aziende che, a seguito di una successione, si trovano a chiudere. Il problema è complesso, non ha soluzioni rapide ed è presente a livello locale, come negli altri paesi dell’Unione Europea. Lo scorso mese, il 4 febbraio, si è tenuto un workshop online facente parte delle attività del progetto di ricerca interdisciplinare finanziato da Unibz: ‘Handing over the family business to the next generation and the succession law in Europe: present challenges and future perspectives’, che prevede la collaborazione di ricercatori di diritto, management e sociologia nello studio delle situazioni e dei rapporti complessi che caratterizzano la successione delle imprese familiari.
“Il nostro approfondimento – spiega la professoressa Laura Valle, della Facoltà di Economia – ha come scopo principale quello di far parlare della problematica. Parlare apertamente di un tema che spesso viene messo sotto al tappeto o, eventualmente, affrontato all’ultimo momento, è molto importante. La successione è un processo che necessita di tempo; bisogna tutelare le aziende e le famiglie stesse.”

 

“La questione può essere affrontata sia su un piano giuridico, per capire chi ha diritto alla successione, sia su un piano manageriale, riconoscendo chi è il più capace. A questo – specifica Valle – si sommano i problemi di comunicazione e psicologici.”
Spesso, la questione della successione non viene affrontata neppure dagli imprenditori stessi e, nel momento in cui viene affrontata, è tardi, perfino per le aziende piccole; per questo: “affrontare il problema della fase di successione deve entrare a far parte della mentalità imprenditoriale” dice Valle.

 

Due diverse generazioni hanno visioni diverse, bisogna mediare e unire le competenze

 

Ad intervenire durante l’ultimo workshop, che si è concentrato in particolare sulla mediazione, sono stati Alfredo De Massis - professore ordinario di Management e Family business e direttore del Centro di Family business - e Franco Cesaro - consulente delle imprese familiari, responsabile di Cesaro&Associati – che, negli anni, hanno compreso la necessità di affrontare tempestivamente questa importante fase.
“La mediazione preventiva può evitare i conflitti familiari durante la successione. Diverse generazioni che cooperano nella stessa azienda hanno naturalmente esigenze e educazioni diverse, bisogna quindi mediare tra i diversi interessi; è un processo intergenerazionale e interculturale. L’importante è comprendere che una visione diversa sia normale, unendo le competenze di tutte la parti. La mediazione per la risoluzione delle controversie – spiega Valle – è volta a risolvere un conflitto già sorto, senza ricorrere al giudice. È un procedimento alternativo che si può fare in organizzazioni accreditate, grazie al mediatore, ovvero colui che aiuta le parti a trovare una soluzione comune.”

 

Il prossimo evento a giugno


“Abbiamo in mente di fare un ultimo incontro riassuntivo di tutte le tematiche affrontate nel corso del progetto. Inoltre – anticipa Valle – faremo un’indagine trasversale sugli strumenti affrontati per la risoluzione delle controversie nella successione delle imprese familiari divisi in base alla grandezza dell’impresa stessa. Lo scopo è quello di fornire un quadro organizzativo basato sul target dell’impresa e sulla fase in cui si trova.” L’evento è accreditato presso il Consiglio Nazionale del Notariato, all’Ordine degli Avvocati e all’Ordine dei Commercialisti per consentire ai professionisti di ottenere dei crediti formativi.

 

Autore: Andrea Dalla Serra